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Libri in redazione. 'La mia storia, di Remo Nencini'. Vicende e racconti da una famiglia contadina

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Il frontespizio del libro di Remo Nencini Il frontespizio del libro di Remo Nencini © N.c.
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Fioccano i libri in questi ultimi tempi e tutti molto importanti per la storiografia territoriale, poichè ognuno nel suo settore, apre o riapre una parentesi di vita vissuta (vedi l’ultimo per ordine di tempo la storia del Teen Club di Borgo San Lorenzo), che serve – e non poco – a comprendere quello che è stato il passato  per meglio incamminarsi nel futuro.

I lettori ricorderanno la nostra recensione sul libro di Maria Teresa Dreoni Mennonna “La primavera non arriva il 21 marzo”, nel quale l’autrice ricorda nei minimi particolare la storia  all’interno delle famiglie coloniche (i Dreoni da parte di babbo a La Torre e i Panchetti da parte della mamma a San Quirico a Uliveta), che hanno caratterizzato la sua vita da bambina, da adolescente, da donna.

Ecco ora giungere sul nostro tavolo il libro di Remo Nencini, un cognome che dice tanto nel territorio, denominato  “ La mia storia - racconti  di vita vissuta da 0 a 15 anni (1951-1966)” edito da Edizioni “Il Castello”. Prima di recensire brevemente di quel che si tratta (siamo sulla falsariga del libro di Maria Teresa Mennonna), è molto significativo scrivere la premessa dell’amico Remo: “ - E’ mia espressa intenzione che tutto il ricavato delle vendita di questo libro sia devoluto in beneficenza per alcune Associazioni della zona che operano da tempo a favore delle popolazioni dell’Africa affinchè possano vivere  in maniera dignitosa nella loro terra di origine e non essere costrette a compiere “i viaggi della speranza” con tutti i rischi che questo comporta. Ho individuato le seguenti associazioni:  Afrika Jipe Moyo Onlus; Associazione Solidarietà Missionaria Onlus; Badenyà; Dankie Onlus - “.

Molto bella questa premessa dell’autore, così come estremamente interessante è il suo libro-diario scritto con una intensità morale, civile, sociale e soprattutto cristiana, che è raro leggere. Sono circa 40 i “medaglioni” storici che Remo ricorda iniziando addirittura dalla nascita alla pubertà, dove sono raccolti tanti momenti di vita all’interno di una onesta ed antica famiglia contadina, com’erano i Nencini lavoratori del “Podere del Poggio, (casa colonica purtroppo abbattuta) sotto la fattoria di Schifanoia. E’ davvero un piacere leggerli tutti, anche perché si ritrovano quelle sensazioni limpide, pulite, genuine, com’era la vita rurale dell’ epoca, nonostante la miseria, il duro lavoro dei campi, fra difficoltà e tante tribolazioni. Ma l’onestà imperava andando a braccetto con la religiosità, come Remo descrive, senza timori reverenziali per nessuno ma a testa alta, con orgoglio citando due frasi di Madre Teresa da Calcutta: “Quello che noi facciamo è solo una goccia nell’oceano, ma se non lo facessimo l’oceano avrebbe una goccia in meno/ è’ amando Nostro Signore e il prossimo che la nostra umiltà fiorirà, ed è nell’essere umile che il nostro amore diventerà vero, devoto, ardente –“. Bravo Remo nel ricordare nel suo libro questa piccola-grande donna! 

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