OK!Mugello

Tpl. Il Consiglio di Stato rigetta il ricorso, via libera al trasferimento di mezzi e personale

Fratelli d'Italia però paventa 'caro-biglietti' e teme disservizi

Abbonati subito
  • 988
Gara Tpl. Aggiudicazione definitiva ad Autolinee Toscane (gruppo Rtp) Gara Tpl. Aggiudicazione definitiva ad Autolinee Toscane (gruppo Rtp) © Autolinee Toscane
Font +:
Stampa Commenta

La sentenza del Consiglio di Stato stabilisce che è stata corretta l'assegnazione ad Autolinee Toscane (e quindi ai francesi del gruppo Ratp) della gara per la gestione dei servizi su gomma. Per questo ha rigettato il ricorso contro il provvedimento; e ora c'è quindi il via libera al trasferimento di mezzi e personale. In merito a questo tema spiega una nota della Giunta Regionale:

FIRENZE – Una vittoria di cittadini e lavoratori, non tanto della Regione. Una vittoria dei cittadini, che potranno toccare con mano tutti i miglioramenti che il Tpl toscano beneficerà in termini di efficienza, nuovi mezzi, migliore accoglienza e informazione. E per i lavoratori, gli oltre 5 mila occupati del settore, che avranno garanzia di occupazione. Il presidente Enrico Rossi e l’assessore regionale a trasporti e infrastrutture Vincenzo Ceccarelli hanno commentato con soddisfazione la sentenza del Consiglio di Stato relativamente alla gara sul trasporto pubblico locale (Tpl), aggiudicata al gestore unico Autolinee Toscana (gruppo Ratp) e sulla quale pendeva il ricorso del consorzio Mobit.

“La Toscana – ha detto Rossi - è la prima regione che chiude una gara di carattere europeo sul Tpl, dopo tanti contenziosi che ci hanno fatto perdere 4 anni. Una sentenza che mette la parola fine a questa vicenda. Dopo il Consiglio di Stato credo resti solo il Presidente della Repubblica. Una vittoria che non è della Regione, ma prima di tutto dei cittadini e che si porterà dietro tutta una serie di effetti positivi”. Rossi ha spiegato che al momento circolano in Toscana 2900 autobus. “Ne abbiamo già rinnovati 400 negli ultimi due anni e, secondo il contratto, ne arriveranno altri 2100 nuovi, ecologici, più accoglienti, con un’età media in linea con quella europea, 6 anni. Col nuovo gestore, ed una serie di piccole società che gestiranno piccole tratte in appalto, saranno ‘coperte’ in modo migliore e più efficiente tante situazioni marginali, che interessano tanti piccoli o piccolissimi centri”.

Poi un appello di Rossi ai sindaci toscani. “A compiere un’ulteriore salto di qualità: la realizzazione di tante corsie riservate per gli autobus. Il tempo, per il trasporto pubblico, è la variabile chiave. Se saranno realizzate queste corsie si toglierà mobilità privata dal traffico cittadino, con tutti i benefici che ne deriveranno. Con un risparmio tangibile per i lavoratori, dato che l’utilizzo del trasporto pubblico al posto di quello privato può comportare un risparmio annuo pro-capite che si aggira sui 3-4 mila euro”.

Rossi torna sulla sentenza, sottolineando che “la gara era legittima. Abbiamo vinto su tutto. L’assegnazione era corretta e anche la Corte di Giustizia Europea ci ha dato ragione. La nostra richiesta di rivedere i piani finanziari era corretta. Nonostante i contrasti, burocrazie varie, opacità legislative ma grazie ad una politica ferma sui suoi obiettivi, la Toscana porta a casa un risultato decisivo, per primi in Italia. Quindi chiudo il mio impegno legislativo dover aver liberalizzato per primi in Italia il servizio di trasporto pubblico. Complimenti non solo alla parte politica, che ha resistito alle tante pressioni che spingevano per buttare tutto all’aria, e complimenti ai tecnici regionali che si confermano come sempre di elevatissima qualità”.

Dello stesso tenore le dichiarazioni di Ceccarelli. “Una sentenza chiara, destinata a fare giurisprudenza in tutta Europa e che respinge in modo ineccepibile tutti i ricorsi presentati. Dicemmo che se il Consiglio di Stato ci avesse consegnato un vincitore, a vincere sarebbero stati i toscani. Il vincitore consegnato è stato quello selezionato dalla commissione regionale di gara. Abbiamo attraversato gli anni terribili, 2011 e 2012, quando l’allora governo tagliò dal fondo nazionale sostegno al Tpl, 66 mln nel 2011 e 92 mln nel 2012, sui 424 che erano i trasferimenti. La Toscana non fece come altre regioni che tagliarono servizi. Decidemmo invece di confermare i servizi e andare avanti con una gara che ci avrebbe garantito migliore qualità, investimenti e la stabilizzazione dei lavoratori del settore, oltre 5 mila persone”.

Anche Ceccarelli ringrazia gli uffici regionali per il risultato. “La burocrazia regionale, intesa nell’accezione francese, un’accezione nobile rispetto a quello che generalmente si intende in Italia con questo termine. Un grazie va alle elevatissime professionalità degli uffici regionali, dai tecnici dell’assessorato, al personale dell’avvocatura e dell’ufficio contratti. Scontiamo ora un ritardo di 4 anni, in parte attenuato grazie al contratto ponte, altra operazione di altissima diplomazia, un passaggio importante che ci ha permesso di non restare bloccati. Abbiamo rispettato la legge, non abbiamo fatto il tifo per nessuno e ci siamo adeguati alle sentenze. Adesso inizia un altro percorso, altrettanto difficile, col passaggio di mezzi e personale. Speriamo prevalga il buon senso e lo spirito civico e di collaborazione”.

Sullo stesso tema arriva anche la nota di Autolinee Toscane:

Dopo la positiva sentenza della Corte di Giustizia dell’Ue è arrivata oggi quella, altrettanto positiva, del Consiglio di Stato.

Una sentenza che conferma la legittimità dell’operato della Regione Toscana in merito alla gara per la gestione del trasporto pubblico su gomma. “E’ una sentenza che accogliamo positivamente – commenta Bruno Lombardi, presidente di Autolinee Toscane (AT) - e che, come tutte le sentenze, non si commentano ma si rispettano”.

Il presidente Lombardi prosegue confermando “Il massimo impegno nel lavoro che abbiamo già avviato, e che da ora in avanti intensificheremo, per preparare al meglio e nel più breve tempo possibile, il subentro nella gestione del servizio”.

Lombardi conclude rivolgendosi direttamente agli attuali gestori: “Mi auguro che da parte delle attuali aziende vi sia una positiva collaborazione nel fornire le necessarie informazioni in modo da favorire la continuità del servizio, ed evitare così disagi e difficoltà sia agli utenti, ai lavoratori del settore ed anche ad Autolinee Toscane”.

Controcorrente una nota di Fratelli d'Italia. Che spiega:

"Il presidente Rossi, festeggia come una propria vittoria quella che, invece, è una enorme sconfitta per i cittadini toscani. Ha vinto la globalizzazione della finanza e dell’economia contro il territorio. Il pronunciamento del Consiglio di Stato sul Trasporto pubblico locale apre, di fatto, la strada al colosso controllato dallo Stato francese. L’enormità del lotto unico regionale, che non tiene conto minimamente delle specificità dei territori, ha prodotto una gara nata male e finita peggio. L’unica certezza è, fino ad ora, il caro biglietti che, peraltro, già pesa sulle spalle delle famiglie; mentre per il futuro saranno a rischio le corse che raggiungono le frazioni più difficili da servire e meno popolose. E' legittimo chiedersi come i territori potranno far valere le proprie ragioni di fronte ad un soggetto straniero, articolato e di grandi dimensioni, che però fornisce un servizio che ha importanti risvolti sociali. Ulteriori conseguenze, gravissime, che peseranno anche sui bilanci dei singoli Comuni. Purtroppo il Pd regionale e quello nazionale stanno distruggendo la nostra Nazione, proni alle politiche franco-tedesche che guidano la Commissione europea, ma nascondendosi dietro l’utopia di un europeismo, che nei fatti non esiste. Fratelli d’Italia non si stancherà mai di difendere l’interesse nazionale ad ogni livello ed in ogni occasione". Lo dichiara il senatore di Fratelli d'Italia, Patrizio La Pietra.

Forza Italia, da sempre, è abituata a rispettare le sentenze,

Lo faremo anche stavolta, quindi, senza entrare nel merito della pronuncia del Consiglio di Stato, che di fatto ha respinto l’appello di Mobit dando il via libera all’assegnazione per 11 anni del trasporto pubblico locale ad Autolinee Toscane "capitanata" dal gruppo Ratp, che è – in pratica – un’azienda di Stato francese.
Ciò che stona, in questa vicenda, è l'euforia del Governatore Enrico Rossi, al quale ha fatto seguito (immancabilmente, mi sarei stupito del contrario) l'assessore regionale Vincenzo Ceccarelli.
Di che cosa sono soddisfatti, Rossi e Ceccarelli?
Da oggi in poi tutto passerà in mano francese, ad una azienda concorrente rispetto al nostro paese e che verrà qua sicuramente per lavorare ma al tempo stesso non terrà conto delle sensibilità e professionalità dei lavoratori e delle aziende del nostro territorio.
Vorremmo ricordare, ai 2 esponenti del PD, che Cap rappresenta un’eccellenza del territorio e in questo caso risulta danneggiata a vantaggio dei francesi. Inoltre deve essere fatto tutto il necessario per tutelare i lavoratori.La decisione di indire una gara con un ambito unico di dimensione regionale è stata profondamente sbagliata.Le esperienze di questi anni dimostrano che le scelte di accorpamento di questo tipo non sono certo quelli ottimali per offrire i migliori servizi.
Forza Italia è preoccupata per l'impatto che questa decisione avrà sui lavoratori, sui cittadini in merito ai servizi prestati, sulla tutela del know-how delle aziende del nostro territorio. Di questo dovrebbero preoccuparsi Rossi e Ceccarelli anzichè gioire per questa sentenza!
Rossi e Ceccarelli invece, usano toni assurdamente trionfalistici plaudendo a una sentenza che di fatto da il via libera, per 11 anni, alla gestione del trasporto pubblico locale su gomma ai francesi; francamente non è un bel segnale politico!

Giampaolo Giannelli - Vice Coordinatore Provinciale Forza Italia



Lascia un commento
stai rispondendo a