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Come funziona la sanità in Mugello? I risultati di una ricerca della Spi Cgil

Maggiori dettagli saranno presentati domani (martedì 26 novembre) alle 15 presso il circolo Arci di Barberino di Mugello

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Sanità Mugellana Sanità Mugellana © Spi Cgil
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Durante il periodo- Aprile Giugno del 2019, lo SPI CGIL ha condotto una rilevazione su di un campione casuale non rappresentativo della popolazione presso i principali luoghi di aggregazione dei comuni del Mugello, sul tema del ricorso ai servizi sanitari territoriali. Il questionario, costruito per essere somministrato in tempi molto rapidi, ha indagato oltre ad alcune caratteristiche socio demografiche del campione la frequenza di ricorso ai principali servizi territoriali, la loro tipologia (pubblico privato), il livello di soddisfazione dei servizi ottenuti, ed alcuni determinati e\o motivazioni che hanno orientato la scelta (ed i giudizi) dei servizi.

Spiegano dalla Spi Cgil: Sono state intervistate 473 persone (per il 52% maschi) di età compresa tra i 20 ed i 99 anni (media circa 66 anni) con forte caratterizzazione della popolazione sopra i 60 anni (75,7% degli intervistati). Il campione è risultato residente in 19 comuni quasi tutti appartenenti alla zona geografica del Mugello.

Il titolo di studio rispecchia la composizione tendenzialemente anziana del campione, la maggioranza detiene infatti un titolo di studio medio basso, scuole medie od elementari (62,1%). La prima domanda relativa al ricorso ai servizi ha indagato la soddisfazione rispetto ai principali servizi territoriali: il giudizio è stato in generale molto positivo.

Quasi tutto il campione (96,4%) ha avuto bisogno del medico di medicina generale durante l’ultimo anno ed il 90,1% ha dichiarato di essere stato abbastanza o molto soddisfatto della qualità della visita effettuata; relativamente all’assistenza infermieristica poco più del 25% del campione ha dovuto ricorrerne nell’ultimo anno ed anche in questo caso circa solo il 10% non è stato soddisfatto della qualità; per quanto riguarda l’assistenza domiciliare i pochi casi che ne hanno ricorso ne danno un giudizio positivo anche se stavolta sono quasi il 18% quelli che non ne sono stati soddisfatti, mentre infine quasi il 90% di coloro che ha goduto di una prestazione specialistica si è dichiarato soddisfatto della loro qualità.

La domanda successiva intendeva indagare se il precedente elenco di prestazioni (eccetto ovviamente il medico di medicina generale) fosse stata effettuata in una struttura pubblica o privata. Le prestazione specialistiche e l’assistenza domiciliare sono le prestazioni dove, nonostante la forte maggioranza a ricorso pubblico, si nota una più alta tendenza di il ricorso al privato (36,1% e 33,2%).

Relativamente al motivo per il quale si è ricorso al servizio privato i tempi minori di attesa è senza dubbio la scelta prevalente (53,7%) seguita dalla possibilità di poter scegliere il medico da cui farsi curare (19,7%). l raggiungimento delle strutture dove vengono erogati i servizi vedono il mezzo proprio come quello prevalente (quasi il 75%). Infine il breve questionario si concludeva richiedendo agli intervistati l’importanza di alcuni temi come la presenza di luoghi ed occasioni per la socializzazione, le maggiori possibilità di mobilità sul territorio e la possibilità di accedere più facilmente ai servizi presenti sul territorio.

I luoghi di socializzazione, perché probabilmente effettivamente già presenti sul territorio mugellano, vengono classificati come molto importanti in meno del 70% del campione, mentre sembra essere sentita come necessità primaria quella di poter usufruire più facilmente dei servizi: solo l’1,7% degli intervistati infatti lo ritiene un tema poco importante. La tematica della mobilità del territorio pare assurgere anch’essa come tema delicato in particolare per chi ricorre al mezzo proprio e soprattutto per chi ha bisogno di essere accompagnato ad una struttura (dati non mostrati).

In conclusione il livello di soddisfazione degli intervistati rispetto al ricorso ai servizi è in generale buono, rimangono alcune criticità per quanto riguarda l’assistenza domiciliare dove il ricorso al privato sembra fondamentale per poter garantire il servizio, e per l’assistenza specialistica dove il tema dei lunghi tempi di attesa ha un peso nell’orientare verso il privato (spesso a parità di costi).

Infine Il tema dell’accessibilità dei servizi è fortemente sentito dalla popolazione anziana ed assieme al tema dell’accompagnamento e della mobilità pone la questione come centrale per i programmatori dei servizi sanitari territoriali.

Tutti i risultati della ricerca saranno presentati domani (martedì 26 novembre) alle 15 presso il circolo Arci di Barberino di Mugello (Corso Bartolomeo Corsini 59)

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