OK!Mugello

Eolico Mugello: La lotta per la salvezza del crinale continua

La risposta delle Associazioni che si sono battute per la salvezza del nostro Appennino

Abbonati subito
  • 1
  • 629
Eolico in Mugello Eolico in Mugello © N. c.
Font +:
Stampa Commenta

Accogliamo con amarezza e preoccupazione, ma purtroppo senza stupore, la decisione di questo governo che respinge l’opposizione della Soprintendenza e così facendo “benedice” l’impianto eolico del Monte Giogo di Villore. L’attività delle lobby industriali e finanziarie che hanno esercitato una pressione fortissima a tutti i livelli per la colonizzazione produttiva del crinale appenninico tosco romagnolo segna oggi un punto a proprio favore, e un punto a proprio svantaggio lo segna la natura toscana, assediata da tutti i lati in nome dell’economia e del profitto.

Questa del governo Draghi è una decisione politica e poco rispettosa del principio della “amministrazione corrente” che dovrebbe guidare un governo dimissionario alla vigilia di elezioni generali. Il governo in chiusura cerca anzi di condizionare così l’attività del governo che uscirà dalle elezioni. L’autorizzazione di questo grande impianto industriale sul crinale in un punto di massimo pregio e visibilità non è per nulla una questione tecnica di normale amministrazione, anche se non mancheremo di analizzare nel merito le motivazioni della decisione appena saranno rese note, se pure ve ne sono. La questione dell’impianto è ben altro, uno spartiacque nella politica ambientale ed energetica, e il rischio è che oggi con il pretesto della decarbonizzazione si legittimino ulteriori forme di distruzione ambientale e di artificializzazione del suolo.

La politica energetica che si sta mettendo in moto sulla comoda (per alcuni interessi) spinta della guerra non è nemmeno più una sia pur criticabile transizione alle rinnovabili. Ci stiamo trovando davanti al revival del carbone, qualcuno ripropone le centrali nucleari, si vuole occupare il porto di Piombino con un pericoloso impianto per la rigassificazione dell’inquinante e costoso gas liquido, e nonostante ciò si decretano assurdi sacrifici di paesaggio in nome di una presunta decarbonizzazione che sta venendo di fatto abbandonata. La lotta per la salvezza del crinale va avanti, anche con il nostro documentato ricorso al TAR, la via per costruire davvero questo impianto temerario e pericoloso è ancora lunga e incerta per fortuna e la nostra opposizione civile e motivata è e sarà sempre in campo.

Le associazioni:
ITALIA NOSTRA FIRENZE, CLUB ALPINO ITALIANO REGIONE TOSCANA, DICOMANO CHE VERRA’, MUGELLO IN MOVIMENTO, ATTO PRIMO SALUTE AMBIENTE CULTURA.

Lascia un commento
stai rispondendo a

Commenti 1
  • PAOLO

    il "partito dei NO" è perennemente in campagna elettorale... in questo periodo a maggior ragione! da NON estimatore del PD devo dire che questa volta, come un orologio rotto dice l'ora corretta due volte al giorno, ha fatto una cosa giusta

    rispondi a PAOLO
    ven 2 settembre 2022 10:52