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Furono Protagonisti: Anna Anni, la piccola grande costumista di Marradi

La musa di Zeffirelli

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Furono Protagonisti: Anna Anni, la piccola grande costumista di Marradi Furono Protagonisti: Anna Anni, la piccola grande costumista di Marradi
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Tra i grandi personaggi mugellani sono rare le figure femminili di un certo rilievo, anche se, come tutti sappiamo, spesso dietro a un grande uomo c’è una grande donna. Le mugellane, per la verità, sono state sempre protagoniste della nostra storia, spesso svolgendo un ruolo oscuro ma non per questo meno fondamentale nello sviluppo storico e sociale del Mugello.

Poi ci sono le eccellenti eccezioni, tra cui rientra anche quella, per certi aspetti sorprendente, di Anna Anni.
Nata a Marradi il 21 novembre 1926, fu adottata da una coppia cui rimase sempre molto legata e che le consentì di passare un’infanzia serena nel borghetto medievale del paese dell’Alto Mugello dove, diceva lei, “il tempo pareva essersi fermato”.

Si trasferì a Firenze in Oltrarno, e lì visse gli anni terribili della guerra. Straordinaria disegnatrice e acquerellista, iniziò come apprendista dipingendo ceramiche, giocattoli e foulard. Nel dopoguerra esplose il suo vero talento, orientandosi al mestiere di attrezzista di teatro dove esordì nel 1953 con la regia di Orson Welles; disegnò i costumi de “La locandiera" di Goldoni e "Il Volpone" di Ben Jonson a Chicago.
Orson Welles nutriva per la piccola e talentuosa italiana una sconfinata ammirazione, e così la invitò personalmente ad andare a Chicago per le rappresentazioni ma Anna, che era una persona dal carattere riservato, non partì.

Raccontò: “Mi prese il panico, che ci andavo a fare, non conoscevo nemmeno la lingua...”.

Nel 1965 iniziò il lungo sodalizio con il regista Franco Zeffirelli per il quale disegnò i costumi della "Lupa" di Verga con Anna Magnani e "Maria Stuarda" di Schiller con Valentina Cortese e Rossella Falk, messa in scena al Teatro della Pergola di Firenze. Divenne assidua collaboratrice in quasi tutte le regie d'opera lirica di Zeffirelli nei maggiori teatri italiani e stranieri e collaborò anche per alcuni suoi film, come "Otello" per il quale Anna Anni fu candidata all'Oscar nel 1987.

Una carriera esplosiva e che rende incredibile il fatto che in Mugello ben pochi la conoscono!
Lavorò con registi famosi e si occupò anche di balletto, disegnando scene e costumi per numerosi spettacoli. Collaborò con la RAI e in tantissimi teatri, tra cui rammento il Comunale di Firenze, il Teatro dell’Opera di Roma, la Fenice a Venezia, la Scala a Milano, il Metropolitan a New York, e via dicendo.

A Firenze nel 2006 gli esperti d'arte Antonio Paolucci e Carlo Sisi le dedicarono la mostra antologica “Dal segno alla scena”, in omaggio ai suoi cinquant’anni di carriera, mostra allestita nei saloni di Palazzo Pitti. Furono esposti un’ottantina di costumi di alta qualità e una serie di disegni, poi acquisiti dal Gabinetto degli Uffizi. Nel 2007 le fu assegnato il prestigioso Premio di Eccellenza dell’Accademia Italiana ed ebbe tra i suoi assistenti Aldo Buti.

Morì per un aneurisma a Firenze il 1º gennaio 2011 dopo una lunga malattia all'età di 84 anni. Nel corso della sua inesauribile carriera, Anna Anni lavorò con Bolognini, Zeffirelli, Anna Magnani, disegnò abiti di scena per Carla Fracci, Paolo Poli, Placido Domingo, Maria Callas, Rudolf Nureyev, Luciano Pavarotti. Luchino Visconti ebbe per lei parole straordinarie.

Ma qual’era l’arma segreta della piccola mugellana?
Semplicemente la semplicità, unita a un talento naturale che, nel disegnare i suoi costumi di scena, la portava prima a studiare i periodi storici rappresentati e persino i volti e il carattere degli artisti che li avrebbero indossati.
Tanti oggi avrebbero da imparare da questi veri artisti!

Rifiutò le luci della notorietà e dell’esibizionismo; preferì insegnare in umiltà nelle scuole fiorentine, passeggiare nei mercato rionali e vivere nel suo appartamentino in Oltrarno, il solo posto dove si sentiva a casa, coccolando i suoi gatti, La “piccola, grande costumista”, così come la ricordava Zeffirelli “..era dotata di grande talento, forse più di tutti noi, ma era fin troppo schiva, modesta...”.

E’ stata un personaggio unico e riservato, una vera signora, uno scricciolo di donna e la più talentuosa costumista italiana del Novecento. La conobbi negli anni settanta al Teatro Comunale di Firenze dove lavorava mio padre, e ricordo bene un sorriso dolce e una grande serenità d’animo. E un’umiltà travolgente che non mi permise di rendermi conto che avevo avuto la fortuna d’incontrare personalmente una grande “protagonista” della scena e della vita.

A seguire alcuni articoli che ricordano questa grande piccola donna:

  1. Repubblica: E' morta Anna Anni costumista da Oscar tra Orson Welles e Zeffirelli
  2. Anna Anni , La musa di Zeffirelli - Biografie di costumisti famosi
  3. Anna Anni Enciclopedia Treccani

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Commenti 1
  • Marco Squarcini

    Le si deve anche il ridisegno dei costumi del Palio di Siena, opera imponente - mi pare - dei primi anni Settanta.

    rispondi a Marco Squarcini
    gio 21 novembre 2019 06:42