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Ex Italcementi. Ipotesi centro commerciale? Le risposte di Povoleri e Marini all'opposizione

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Area del Cementificio Area del Cementificio © Google Maps
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Era il 28 febbraio 2014 quando, dopo due anni di battaglie, il cementificio Colacem ed ex Italcementi con sede a San Francesco nel Comune di Pelago chiuse per l'ultima volta i suoi battenti. Quarantotto, è il numero dei dipendenti che quel giorno persero il lavoro.

Subito l'allora Sindaco Renzo Zucchini avviò un tavolo con la Provincia per decidere le futuri sorti dell'area ed iniziare un percorso di bonifica e riqualificazione dei suoi circa 13.000 mq. A distanza di 6 anni si sarebbero verificati i primi passi da parte di Colacem per una cessione dell'area alla società Ancona Real Estate srl. Dopo una serie di accordi fra privati, si è infatti verificato un accordo preliminare fra parte acquirente e parte venditrice rendendo dunque necessaria l'apertura di un tavolo di confronto fra l'impresa acquirente ed il Comune di Pelago, oggi guidato dal Sindaco Nicola Povoleri.

Molte le voci (tuttavia non verificate) che in queste settimane erano corse fra i cittadini dei Comuni di Pelago e Pontassieve. Prima fra queste la trasformazione del cementificio in un centro commerciale, voce che ha destato particolare preoccupazione fra i commercianti dei due comuni interessati alle eventuali conseguenze che tale cambiamento genererebbe alle "piccole imprese".

L'opposizione ha, prima ancora dell'ufficialità da parte del Comune di Pelago della notizia del preliminare, chiesto ai Sindaci dei due Comuni di "uscire allo scoperto" ed fissare un Consiglio congiunto, aperto ai cittadini:

"Si tratta di una operazione che impatta - ha dichiarato Gianpaolo Giannelli di Forza Italia Valdisieve - in maniera enorme su Pontassieve e Pelago, un ambiente di circa 13.000 mq. La cosa che stupìsce è che tanto l'allora candidato (e attuale Sindaco ) Povoleri assieme al PD avevano sempre sostenuto che ogni tipo di decisione sarebbe stata oggetto di percorso partecipato nell'Iter del nuovo piano strutturale. Possibile fossero totalmente all'oscuro di una operazione di tale portata ed impatto per Pontassieve e Pelago? Siamo in un momento storico talmente particolare e di tale difficoltà per il commercio che rende necessario agire in ogni modo a tutela delle realtà produttive esistenti. Chiamiamo in causa anche la Sindaca di Pontassieve perchè siamo stati contattati anche dai commercianti di Pontassieve, molto preoccupati per lo sviluppo della vicenda. Crediamo che entrambi i Sindaci debbano convocare un consiglio straordinario congiunto, aperto a tutta la popolazione, perchè venga fatta luce su questa vicenda."

Ieri (6 febbraio 2020) è giunta l'ufficialità del preliminare da parte del Sindaco di Pelago Povoleri:

“Voglio rassicurare tutti, cittadini, associazioni di categoria e gli altri soggetti interessati, che qualsiasi decisione che sarà presa passerà prima da una serie di incontri pubblici, e, eventualmente solo dopo partirà l’iter amministrativo. Prima di questo momento l’Amministrazione Comunale non è intervenuta perché si trattava di un accordo fra privati, ora che esiste un accordo preliminare fra le parti, i possibili acquirenti dell’area hanno aperto un canale con noi. Questo significa che da ora in poi partirà un percorso condiviso che prevede una serie di incontri pubblici dedicati ai cittadini, alle associazioni di categoria e solo successivamente l’iter amministrativo legato alle necessarie varianti alle destinazioni d’uso. Ma ribadisco attualmente nulla è stato stabilito, è impensabile che tutto venga deciso senza un confronto diretto con la comunità, saremo aperti a osservazioni, proposte e critiche di ogni genere. Saranno anche previsti successivamente incontri diretti con associazioni di categoria e sindacati”.

Qualche giorno fà l'opposizione parlava tuttavia di una probabile serrata, che sarebbe stata dichiarata da parte dei commercianti, per Sabato 29 febbraio, definendoli "sul piede di guerra". Nel frattempo i commercianti di Pontassieve e Pelago avrebbero richiesto un tavolo di discussione con i Sindaci dei comuni di appartenenza che potrebbe avvenire, come dichiarato dal Sindaco di Pontassieve Monica Marini ad Ok!Mugello, proprio nei prossimi giorni.

Siamo particolarmente dispiaciuti - continua Povoleri - per le polemiche lanciate dalle opposizioni che stanno puntando sulla paura, sul terrore delle possibili conseguenze. Mi dispiace che i nostri avversati politici pensino che avremmo messo la cittadinanza di fronte a fatti compiuti, senza la partecipazione della comunità. Ribadisco che nulla è deciso e che il nostro impegno sarà quello di tutelare tutti, nessuno escluso”.

Anche Monica Marini ha risposto tramite Ok!Mugello alle accuse dell'opposizione :

"Sono dispiaciuta da quanto dichiarato dal Sg.Giannelli, in particolar modo perché è giusto fare anche fra politici corretta informazione nei confronti dei cittadini ed è fondamentale dichiarare che in tale decisione il Comune di Pontassieve non potrà avere poteri. Sarà mio dovere e volontà avviare tavoli di confronto con cittadini e commercianti ed eventualmente fare pressione sulla base della decisione presa ma al momento dell'alzata di mano in sede ufficiale il nostro Comune non avrà purtroppo nessun potere. "

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