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Borgo. Confcommercio contro la pedonalizzazione del centro

Afferma: "Non siamo contrari a priori, ma si poteva aspettare un po'"

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La biblioteca di Borgo La biblioteca di Borgo © N.c.
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L'intervento del presidente della delegazione Confcommercio Dario Cenci: "Per favorire la ripresa post Covid-19 si poteva aspettare un po’ a chiudere il centro al traffico. Tra turisti che mancano, eventi che non ci sono e poca voglia di fare shopping, le attività che vivono del passaggio sono in crisi”.

“Pedonalizzare il centro storico di Borgo San Lorenzo è stata una scelta azzardata in un periodo come questo, dove per favorire la ripresa post Covid-19 si dovrebbe fare di tutto per aiutare i negozi a richiamare clienti anziché mettere ulteriori ostacoli. Perché ora come ora, fra turisti che mancano, eventi che non ci sono e poca voglia di fare shopping, soprattutto le attività che vivono del passaggio sono in grossa crisi”. A parlare è il presidente della delegazione mugellana di Confcommercio Dario Cenci, dopo che il Comune di Borgo ha chiuso al traffico due strade, tra cui quella di accesso al centro storico.

“Quella della chiusura al traffico non è una scelta che ci vede contrari a priori, solo che in questo frangente si poteva aspettare un po’”, spiega il presidente Cenci, “la pedonalizzazione ha senso solo se vengono garantiti dei servizi ai cittadini, se ci sono delle attrattive all'interno del paese, se si danno motivi per visitarlo e se ci sono parcheggi comodi a corredo”, prosegue il presidente della Confcommercio mugellana. “Chiudere ai veicoli di colpo, con poca o nessuna strategia progettuale, porta al risultato opposto a quello che si vorrebbe: desertificazione del centro per mancanza di parcheggi e accessi rapidi. In questo momento è l’ultima cosa che serve alle attività economiche, già provate dai mesi durissimi dell’emergenza sanitaria. Speriamo che il Comune voglia ripensare a questa modalità un po’ sbrigativa di emanare provvedimenti”.

“Il vero bilancio della stagione potremo farlo solo a settembre. Per adesso, di sicuro le attività che hanno bisogno del passaggio sono in sofferenza. Le altre cercano di accontentarsi: l’inizio dell’estate e la voglia di superare i momenti brutti che abbiamo vissuto ha spinto i residenti fuori casa, poi tra poco inizieranno i saldi e questo potrebbe aggiungere ulteriore brio alle vendite. Ma l’assenza dei turisti si sente moltissimo e si avvicina lo spettro dell’autunno e dei problemi di lavoro e occupazione. Insomma, il periodo difficile purtroppo non è ancora alle spalle e vorremmo che il Comune monitorasse insieme a noi la situazione con costanza, per non rischiare di prendere decisioni sbagliate”, conclude Dario Cenci.

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