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Terremoto un anno dopo. A che punto siamo? Cittadini 'abbandonati'

Dopo un anno dal sisma abbiamo raccolto alcune testimonianze di cittadini indebitati per fare fronte al risanamento della propria abitazione, nonostante le tante promesse delle istituzioni. Il Sindaco Mongatti rimane silente

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La zona rossa di Barberino nel dicembre del 2019 La zona rossa di Barberino nel dicembre del 2019 © OkMugello
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Dodici lunghi, difficili, mesi da quel terribile 9 dicembre 2019, quando il Mugello, ma soprattutto Barberino e le sue frazioni, in un post – Immacolata quasi surreale, sono stati colpiti da uno dei terremoti più forti della zona degli ultimi decenni. In questi giorni ci siamo fatti portatori di fronte alle istituzioni delle istanze dei cittadini che ci hanno scritto del loro profondo disagio (e le cui testimonianze trovate in questo articolo). Purtroppo, però, il sindaco ha preferito non rispondere alle nostre domande e non concedere un'intervista ai nostri giornalisti. Lasciando aperti tutti gli interrogativi dei nostri lettori.

Ma iniziamo dal ricordo di quel 9 dicembre. È alle 04:37 di quella tremenda notte che il tumulto orrendo, causato dalla scossa più forte dell’intero sciame sismico, senza guardare in faccia nessuno, ha deciso di abbattersi sulla comunità barberinese. Scorrono veloci come un fulmine, inondando l’animo di un leggero, ma allo stesso tempo intenso, brivido di commozione le immagini di migliaia di persone riversate per strada e nelle proprie auto, di migliaia di volti impauriti e terrorizzati, alla ricerca di un conforto, di una voce amica. Non è come le altre volte. Stavolta il terremoto ha lasciato bruscamente il segno, facendo prepotentemente irruzione con tutta la sua energia e la sua indifferenza nella vita privata di molte persone.

Ma se è vero che di fronte alla potenza della natura non possiamo che essere spettatori, è altrettanto vero che la grande ricchezza umana sta nella solidarietà. Quella vera, autentica, che soltanto una comunità riesce a trasmetterti, soprattutto in certe occasioni. I posti letto immediatamente realizzati all’interno della scuola media, la musica dei ragazzi della band, le associazioni di volontariato provenienti da tutta la Toscana per dare un aiuto, i generi alimentari donati: sono soltanto alcune delle manifestazioni più genuine di cui abbiamo avuto, in quei giorni convulsi, uno splendido esempio.

Tante le iniziative di sostegno messe in campo, a partire dalle cene di beneficienza organizzate in tutto il Mugello e anche in Valdisieve, dagli alloggi temporanei per gli sfollati all’interno di strutture ricettive del territorio e così via. Tante anche le promesse di aiuti e contributi alle famiglie e alle imprese per la ricostruzione post-terremoto.

Ecco che allora, a un anno distanza, nel ricordo ancora vivo di quei momenti, è legittimo domandarsi: a che punto siamo oggi? Abbiamo rivolto questa domanda ad alcuni di quei cittadini che, da un momento all’altro, sono stati purtroppo catapultati nella necessità, per poter tornare nella propria casa, di realizzare degli interventi di ristrutturazione, talvolta anche importanti e costosi.

“Purtroppo, la mia abitazione ha subito gravi danni strutturali – afferma un cittadino (del quale non pubblichiamo le generalità, ma con cui siano naturalmente in contatto)-. Dopo la sistemazione temporanea che mi avevano consentito, non ho ricevuto alcun aiuto, nonostante le promesse, né da parte della Regione Toscana né da parte del Comune di Barberino di Mugello. Così, per poter rientrare a casa, ho dovuto prendere in prestito dei soldi, in modo da realizzare gli interventi necessari. Tra l’altro – continua – avevo finito di restaurarla pochi giorni prima e la sera dell’8 dicembre 2019 stavo pagando gli ultimi importi alle ditte che avevano eseguito i lavori. Mi sono trovato in sincera difficoltà. Ci stiamo tutti impegnando, nessuno sta aspettando la manna dal cielo. Ci aspetteremmo un aiuto da chi ce l’ha promesso. Ho chiesto più volte un incontro con il Sindaco per provare ad esporgli questa problematica, ma non sono mai stato ricevuto”.

“Siamo in diversi – conferma un'altra persona – in questa situazione. Ci avevano detto che questi fondi per la ricostruzione sarebbero stati presto erogati, ma ad oggi nelle nostre tasche non è arrivato niente. Viviamo in un condominio e abbiamo dato un acconto alle ditte che hanno eseguito i lavori, dal momento che ci avevano assicurato che sarebbero arrivati questi soldi. Tutta la documentazione necessaria è stata prodotta, non siamo stati con le mani in mano. Ho cercato più volte di parlare con il Sindaco, invano. A settembre il Comune ci aveva nuovamente rassicurati dicendoci che gli aiuti sarebbero arrivati di lì a breve. Ad oggi, di quelle tanto sbandierate promesse, neppure l’ombra. Ho deciso – conclude - di portare avanti la causa sul piano legale, mi sento in dovere di farlo”.

Una situazione non proprio rosea quella che parrebbe delinearsi, soprattutto se si pensa al fatto che, come se non bastasse, a tutto ciò si è aggiunta, dopo pochi mesi, la pandemia da Covid-19, che ha ulteriormente aggravato le condizioni economiche di molte famiglie.

Un nutrito gruppo di cittadini ha anche deciso di scrivere direttamente una lettera firmata al neoeletto presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, nella speranza di essere ascoltati.

“Egregio Presidente – scrivono – vogliamo sottoporre alla sua attenzione il fatto che si avvicina la data della ricorrenza di un anno dal terremoto del Mugello 9/12/2019 e ci sentiamo abbandonati dalle istituzioni in quanto abbiamo subito notevoli danni alle nostre abitazioni e non abbiamo ancora avuto nessun risarcimento. L’attenzione dei primi tempi è svanita e ci sentiamo completamente dimenticati. La invitiamo a venirci a trovare per il giorno 9/12/2020 e a tenerci nel cuore e fra le priorità a cui lei dovrà pensare prossimamente”.

Volevamo, con il Sindaco Mongatti, cercare di comprendere più a fondo le cause di questo stato di indecisione e inoperatività istituzionale, ma non è stato disposto a rilasciare alcun intervista personale in vista di un probabile evento istituzionale per l'anniversario. Crediamo comunque che risposte siano dovute, non tanto a noi, quanto ai cittadini che soffrono questa situazione.

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Commenti 1
  • Mugelli Giampiero

    certo il cittadino della strada è solidale e fa volontariato, aiuta i meno fortunati. Ma la politica in generale, i governi non sono mai stati presenti ad aiutare le persone colpite da catastrofi naturali. La storia presente e passata ci insegna.

    rispondi a Mugelli Giampiero
    gio 3 dicembre 2020 08:34