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Gli operatori del 118 denunciano Presidente della Regione Toscana e l'Assessore alla Sanità Saccardi

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Infermiere 118 Infermiere 118 © n.c
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Snami 118 Toscana, Fismu 118 Toscana e Cobas Asl Toscana Centro, che rappresentano medici, infermieri e paramedici del 118 della Toscana, nei giorni scorsi avevano lanciato un grido d’allarme sulle mascherine che dovevano utilizzare nell’emergenza coronavirus, ma anche sulle procedure che dovrebbero seguire nell’approccio con i pazienti malati da Covid 19.

La Regione Toscana il 19.3.2020 ha adottato l’Ordinanza n° 17 autorizzando i sanitari del 118 ad usare per l’emergenza coronavirus delle mascherine chirurgiche protettive prodotte da imprese locali in base a un prototipo ritenuto soddisfacente rispetto al suo potere filtrante da un esame del Laboratorio del Dipartimento di Chimica dell’Università di Firenze.

Snami 118 Toscana, Fismu 118 Toscana e Cobas Asl Toscana Centro hanno incaricato una dei massimi esperti nazionali, l’Ing. Alice Ravizza di Torino, per valutare l’esito di tale valutazione positiva sulla quale si fonda l’Ordinanza del Presidente della Giunta Regionale della Toscana n° 17 /2020.

L’Ing. Ravizza ha sollevato forti dubbi affermando che il test effettuato sull’“efficienza di filtrazione di mascherine” non appare fornire garanzie sulle principali caratteristiche tecniche delle mascherine chirurgiche imposte dalla normativa vigente a tutela della persona che le indossa poiché non è valutata la filtrazione batterica, la traspirabilità e la respirabilità, né l’indossabilità o la sigillatura al viso e le mascherine oggetto di test non possono, dopo analisi tecnica dei risultati disponibili, essere definite “a norma” secondo la normativa vigente”

Medici ed infermieri del 1118 se intervengono su pazienti malati di COVID 19 con mascherine inadeguate, non solo non si proteggono dal contagio, ma rischiano di ammalarsi essi stessi e alcuni di loro già lo sono, ma soprattutto di essere veicoli inconsapevoli di contagio a loro volta verso altri estranei o di pazienti non malati di Covid 19!

Un Governatore della Regione, un Assessore regionale alla Sanità ed un Dirigente del Centro Regionale di maxiemergenze debitamente informati dei rilievi sull’inadeguatezza delle mascherine che continuano a far finta di nulla, laddove risultassero fondate le osservazioni dell’Ing. Alice Ravizza, dovranno rispondere davanti a un Tribunale!

Accusa ugualmente pesante mossa da Snami 118 Toscana, Fismu 118 Toscana e Cobas Asl Toscana Centro, riguarda le indicazioni contenute nel documento “PROCEDURE E LINEE DI INDIRIZZO RELATIVE ALLA GESTIONE DELL’EMERGENZA COVID-19 PER LE CENTRALI OPERATIVE 118 E I SISTEMI DI EMERGENZA TERRITORIALE TOSCANI”, redatto dal Coordinamento Regionale Maxiemergenze il 13/3/2020 e ribadite il 17/3/2020 ed il 20/03/2020 ove nel caso di pazienti sospetti Covid-19, si scoraggiano i sanitari e citiamo testualmente, “Nella gestione dei casi sospetti o confermati, dovrà essere, per quanto possibile, limitato ossigeno ad alti flussi, aerosol terapia, C-PAP “, chiedendo in pratica che “per quanto possibile”, non si proceda a tali terapie con tali presidi, per chi ne richiedesse l’uso.

Queste sono terapie salva vita per i nostri pazienti, specialmente i più fragili ed è imperdonabile che a medici ed infermieri del servizio pubblico, ai quali non si forniscano da settimane presidi adeguati, si dica anche che sia possibile negare tali chances terapeutiche, riducendo ai nostri pazienti le possibilità di salvezza!

Tale concetto è ribadito ancora una volta nella procedura 118 “Per assicurare un uso più razionale dei DPI, si raccomanda di ridurre le seguenti manovre a rischio: · Aerosolterapia · Somm.ne di ossigeno ad alti flussi (per la somministrazione di ossigeno, preferire in ogni caso l’utilizzo di maschere con reservoir o occhialini. Si sconsiglia l’utilizzo delle Ventimask · CPAP “.

Di fronte al silenzio assordante di tutte le Autorità Pubbliche alle quali ci siamo rivolti, Snami 118 Toscana, Fismu 118 Toscana e Cobas Asl Toscana Centro passano alle denuncia penale chiedendo alla Procura della Repubblica di accertare se sussistono gli estremi di pesanti reati quali quello di epidemia colposa ( art. 438 e 452 cp), omissioni di atti di ufficio ( art.328 cp), lesioni colpose gravi (art. 590 cp) ed istigazione a delinquere ( art. 414 c.p.), riservandosi di costituirsi parte civile in tutti i processi penali che l’Autorità Giudiziaria vorrà promuovere per i fatti descritti!

Per dare concretezza a tale volontà, Snami 118 Toscana, Fismu 118 Toscana e Cobas Asl Toscana Centro hanno incaricato di depositare un esposto penale presso la Procure della Repubblica competenti all’avv. Corrado Canafoglia, legale che si sta occupando d'importanti questioni giudiziarie in cui è coinvolta la tutela dei diritti civili in tutta Italia.

È infatti il legale che patrocina migliaia di risparmiatori truffati nel processo penale del crack Banca Marche facendo tremare Bankitalia, centinaia di danneggiati nel processo sull’alluvione di Senigallia che vede sotto processo tutta la filiera della Protezione civile della Regione Marche, centinaia di residenti di Perugia nel processo sulla gestione delle discariche pubbliche umbre, il “Patto Trasversale per la Scienza” nelle recenti vicende giudiziarie promosse contro Sgarbi, il dr. Stefano Montanari e la Prof.ssa Gismondo, nonché l’Unione Nazionale Consumatori in vari processi penali, ultimo in ordine cronologico nel processo contro l’omeopata Mecozzi accusato per la morte di un giovane malato da otite.

Snami 118 Toscana, Fismu 118 Toscana e Cobas Asl Toscana Centro ed i medici e gli infermieri a essi aderenti non intendono girare la testa dall’altra parte: qui si parla della salute e della vita dei nostri pazienti, dei medici, e degli Infermieri del Servizio pubblico!

Snami 118 Toscana Fismu 118 Toscana Cobas Asl Toscana Centro

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Commenti 2
  • Mugelli Giampiero

    Non c'è certo da meravigliarsi la politica in Italia non esiste più per nessuno questi operatori sanitari rischiano la loro vita per salvarne altre sono sotto un cannoneggiamento continuo di Virus e lo stato non c'è la regione gli rifila mascherine non idonee. Vergogna. Se qualcuno avesse rubato meno e fatto con più serietà il proprio mestiere ben pagato ( anzi troppo pagato) c'erano pure le mascherine e non c'era bisogno di denunce che non soddisfano nessuno

    rispondi a Mugelli Giampiero
    mar 31 marzo 2020 02:07
  • Alessandro

    Politici incompetenti, lasciano andare al fronte operatori sanitari senza le giuste armi x combattere contro questo virus invisibile. Possiamo solo ringraziare tutti coloro che si stanno adoperando in questi giorni per salvaguardare la salute di tutti i cittadini, ancora una volta la politica si è dimostrata carente e incapace. Il popolo deve riflettere e agire di conseguenza alla prima occasione. Una vergogna per la Toscana.

    rispondi a Alessandro
    mar 31 marzo 2020 07:20