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Pensioni, chi può esultare a dicembre: in arrivo 154 euro extra sull'assegno

L’importo aggiuntivo da 154,94 euro sarà accreditato automaticamente ai pensionati con trattamenti minimi

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Pensioni, chi può esultare a dicembre: in arrivo 154 euro extra sull'assegno - okmugello.it Pensioni, chi può esultare a dicembre: in arrivo 154 euro extra sull'assegno - okmugello.it © N. c.
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L’importo aggiuntivo da 154,94 euro sarà accreditato automaticamente ai pensionati con trattamenti minimi

Nel mese di dicembre 2025, milioni di pensionati italiani riceveranno un accredito aggiuntivo rispetto al consueto importo mensile. Si tratta di un bonus da 154,94 euro erogato dall’INPS, destinato esclusivamente a chi percepisce pensioni previdenziali di basso importo e rispetta determinati limiti di reddito. Il pagamento sarà automatico, non va richiesto, e non coincide con la tredicesima mensilità, che viene erogata separatamente. Il bonus natalizio, attivo ormai da oltre vent’anni, è stato confermato anche per quest’anno. La misura, istituita nel 2000 con la legge finanziaria dell’epoca, nasce per sostenere le fasce più fragili della popolazione in un periodo in cui le spese tendono a crescere.

A chi spetta il bonus da 154,94 euro: limiti e categorie escluse

Il bonus non è universale. Viene riconosciuto solo ai titolari di pensioni previdenziali, cioè quelle erogate in base ai contributi versati durante la carriera lavorativa. Sono escluse tutte le pensioni assistenziali: assegni sociali, invalidità civile, rendite da infortunio, indennità legate a disabilità o pensioni integrative. Per accedere al bonus è necessario rientrare in una soglia precisa di reddito, che cambia a seconda della situazione familiare.

A chi spetta il bonus da 154,94 euro: limiti e categorie escluse - okmugello.it

Nel 2025, l’importo massimo della pensione per ricevere l’intera somma di 154,94 euro non deve superare i 7.936,87 euro annui. Chi percepisce tra questa cifra e 8.091,81 euro l’anno, potrà ottenere il bonus in forma ridotta, in proporzione al superamento della soglia. Ai fini del calcolo, l’INPS considera anche il reddito personale complessivo. Per i pensionati soli, il tetto è fissato a 11.905 euro circa, pari a 1,5 volte il trattamento minimo. Per i coniugati, il limite sale a 23.810 euro, cioè tre volte il trattamento minimo cumulato. Ma solo se entrambi i coniugi rispettano le condizioni previste.

Il pagamento non richiede alcuna domanda: sarà accreditato direttamente con la pensione di dicembre, sullo stesso conto corrente o libretto postale usato abitualmente. L’importo comparirà come voce separata nel cedolino elettronico, che può essere consultato tramite il sito dell’INPS.

Chi ritiene di avere diritto al bonus ma non lo riceve, può richiedere una verifica. È sufficiente accedere al portale INPS con credenziali personali e avviare la procedura di ricostituzione della pensione. In alternativa, ci si può rivolgere a un patronato per farsi assistere.

Nessun bonus per i lavoratori attivi: esclusi dalla manovra del 2025

Mentre i pensionati con redditi contenuti riceveranno un sostegno economico straordinario, i lavoratori dipendenti non vedranno alcun bonus nel mese di dicembre. Nella Legge di Bilancio per il 2026, attualmente in bozza, non è presente alcuna misura simile al bonus da 150 euro che era stato riconosciuto negli anni precedenti a dipendenti e autonomi con redditi medio-bassi.

Questo significa che i lavoratori dovranno accontentarsi della tredicesima, senza alcuna forma di integrazione o incentivo da parte dello Stato. Il Governo ha deciso di non rifinanziare il bonus una tantum per chi è ancora in attività, scegliendo invece di mantenere solo il sostegno ai pensionati. Una decisione che segna una linea chiara: intervenire su chi è fuori dal mercato del lavoro e vive con redditi più fermi.

La scelta può essere letta come un tentativo di riequilibrare le spese pubbliche, privilegiando le categorie più vulnerabili. Ma apre anche a critiche, soprattutto da parte di quei lavoratori che, pur con un impiego, faticano a sostenere i costi crescenti della vita. Il mese di dicembre, tra riscaldamento, regali e spese alimentari, è per molti uno dei più pesanti sotto il profilo economico. In questo contesto, il bonus ai pensionati assume un valore non solo economico, ma anche simbolico, come riconoscimento di una fragilità strutturale che la politica intende ancora sostenere.