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16 novembre 1914 nasce a Firenze Wanda Pasquini, attrice

Un pezzo di storia del teatro italiano.

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Wanda Pasquini, da molti ancora considerata la regina del vernacolo fiorentino, non fu solo attrice di teatro ma apprezzata interprete di commedie radiofoniche e negli ultimi anni della carriera anche di cinema.

Già dagli anni ‘40 fu attrice vernacolare e negli anni ‘50 diventò molto nota grazie alla trasmissione “Il grillo canterino”, diffusa a partire dal 1953 dalla sede Rai di Firenze. Proprio ne Il grillo canterino interpretava il personaggio per cui è più conosciuta, la Sora Alvara Girelli nei Bucalossi, una macellaia chiacchierona, attaccabrighe, vanitosa e un po’ disonesta.

Il programma, che andava in onda la domenica all’ora di pranzo, ebbe un successo clamoroso raccontando in modo ironico e irriverente vizi e virtù dei fiorentini.

L’attrice lavorò quasi sempre a Firenze per precisa volontà di non staccarsi dal suo contesto, rimanendo fedele alla sua identità vernacolare. Per oltre trenta anni si è esibita al Teatro dell’Amicizia e poi, fino al 1998, al Teatro di Cestello, cimentandosi, negli ultimi anni, anche nella regia.

Tra le commedie ne ricordiamo soprattutto due: “Firenze-Trespiano e viceversa” e “I castigamatti”. Nella parte finale della carriera partecipò anche a due film: “Figlio mio infinitamente caro...” del 1985 diretto Valentino Orsini su sceneggiatura di Vincenzo Cerami e “Caino e Caino” del 1993 per la regia di Alessandro Benvenuti.

Recentemente, dopo un periodo di oblio, è stata riscoperta e i suoi personaggi riportati nuovamente a teatro.

All’attrice è intestata la Sala Pasquini, uno spazio nel Complesso delle Murate, utilizzata per eventi di vario genere.

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