Omoboni © NN
Riceviamo e pubblichiamo una riflessione del Sindaco di Borgo san Lorenzo e Presidente della SdS Mugello sul taglio operato dal Governo ai progetti di contrasto ai disturbi alimentari. Sono circa due milioni e sempre più giovani.
Sono gli adolescenti italiani che soffrono di disturbi alimentari, tra cui anoressia e bulimia, e l'età si abbassa sempre di più, tanto che il malessere inizia a fare il suo esordio già a 11 anni e in alcuni casi, secondo i pediatri, addirittura in bambine di soli 8 anni.
La causa? Un profondo disagio personale che trasforma la voglia di essere magri e 'belli' in una patologia, aggravata dall'utilizzo dei social, che facilitano confronti con modelli di bellezza irraggiungibili". I disturbi dell'alimentazione sono diversi.
Il Governo ha scelto I momento più giusto per tagliare i fondi ai progetti di contrasto ai disturbi alimentari. Proprio così: il Fondo per il contrasto dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione non è stato rinnovato nell'ultima manovra di bilancio, mancano 25 mln per affrontare un'emergenza che riguarda soprattutto i più giovani e che è cresciuta dopo la pandemia. Fondi stanziati per sostenere nel biennio 2023-2024 l'apertura di ambulatori destinati alla cura di disturbi sempre più frequenti. Questi sono i numeri: 4 milioni sono le persone che in Italia soffrono di un disturbo alimentare, e solo nel 2023, 3.780 i decessi per malattie legate a questi disturbi.
Sono la seconda causa di morte tra gli adolescenti dopo gli incidenti stradali. E negli ultimi tre anni gli esperti registrano il +40% di diagnosi, con il doppio delle richieste di ricovero.Senza questi fondi le strutture non potranno continuare la loro attività: uno schiaffo verso tante famiglie e tanti ragazzi che soprattutto durante la pandemia hanno sofferto di questo tipo di disturbo.
Dobbiamo chiedere a gran voce che questo fondo sia ripristinato.
Paolo Omoboni


