Forteto. Presentazione a Firenze del libro di Stefano Borselli © n.c.
Martedì prossimo 20 maggio 2014, alle ore 17,00 presso l'Auditorium della Regione Toscana - Via Cavour, 4 . Firenze - per iniziativa del Gruppo Regionale di FdI, verrà presentato il libro : "Il Forteto : destino e catastrofe del cattocomunismo italiano" (Settecolori) a cura di Stefano Borselli con il contributo di Armando Ermini e del filosofo Piero Vassallo e la prefazione di Stefano Mugnai. Il libro verrà presentato dal giovane scrittore vicentino Roberto Dal Bosco e parteciperanno al dibattito, oltre al curatore Stefano Borselli, Direttore del sito "Il Covile", il Vicepresidente della Commissione Sanità e Presidente della Commissione d'inchiesta regionale su "Il Forteto"; il Capo Gruppo di FdI alla Regione Giovanni Donzelli, il Capo Gruppo uscente al Comune di Vicchio Caterina Coralli e il giornalista Pucci Cipriani. Porterà la sua testimonianza Sergio Pietracito, una delle vittime de "Il Forteto". Presiederà e modererà il Convegno l'Avvocato Ascanio Ruschi, Presidente della Comunione Tradizionale. Sinceramente siamo stati sempre ai margini di questa triste vicenda, ma questa volta facciamo uno strappo alla regola intervistando l’avvocato Ascanio Ruschi: Come è nato questo libro? Dobbiamo questa opera importantissima sul Forteto che, finalmente, fa luce su quello che può essere considerato lo scandalo più grande e più sconvolgente del dopoguerra, a Stefano Borselli, Direttore de "Il Covile" uno dei siti di cultura e informazione più importanti e raffinati che, fin dal primo momento, si è interessato della cosa ed ha pubblicato tutto il materiale concernente l'inchiesta, la cronologia degli avvenimenti, le testimonianze delle vittime, la relazione della commissione d'inchiesta della Regione Toscana... a questo si aggiungano la prefazione di Stefano Mugnai, Presidente della Commissione d'inchiesta della Regione Toscana che, ora, si è costituita parte civile, e i contributi dello studioso Armando Ermini e di Piero Vassallo, forse il più grande filosofo cattolico vivente, che ha delineato la matrice gnostica del caso sul Forteto. Insomma cosa avveniva al Forteto? Lo dice in un suo scritto Roberto Dal Bosco: "in questi decenni abbiamo visto a quale abiezione si sia arrivati al Forteto. Stupri pedofili, pseudo incesti, molestie a bambini down, pratiche zoofile, l'ordine dell'omofilia obbligatoria e il divieto della procreazione: tutto questo emerge dai verbali". Fin qui Dal Bosco. Ma il libro documenta anche il tradimento nei confronti delle vittime: le vittime sono state tradite da chi a loro era vicino, da chi le doveva proteggere, aiutare, educare-. Chiamando in causa il Presidente del Tribunale dei minori di Firenze Giampaolo Meucci, deceduto nel 1986, grande amico di don Milani. Secondo le testimonianze, al Forteto arrivava "carne fresca"... bambini, ragazzi, bisognosi di aiuto e che venivano schiavizzati e abusati... e il Tribunale di Firenze (e nel libro si fanno nomi e cognomi) continuò a mandare "vittime" anche dopo il 1978 anno in cui il Magistrato Carlo Casini fece imprigionare il Fiesoli che fu condannato. Dunque una lunga serie di nomi di persone note nelle case editrici, nei salotti radical-chic, nelle Università e nella politica (e anche qui si fanno i nomi) che favorirono gli "orchi". Si citano nel libro i testi (e anche i prefatori) che ciecamente hanno accreditato e sostenuto la setta de Il Forteto e che non sono stati rinnegati. Come si pone il libro nei confronti della politica...o dei politici? Mah...veda, c'è un fatto che quasi riconcilia, in un momento generale di anti-politica, con la politica e anche con i politici...Tutti sappiamo, in genere, dell'inutilità delle Commissioni d'inchiesta, per cui quando fu istituita nel 2012 la Commissione d'inchiesta regionale pensammo tutti all'ennesimo buco nell'acqua...e, invece, i membri di detta Commissione, forse turbati dalle testimonianze agghiaccianti di quei fatti, lavorarono insieme dimenticando l'ideologia e stilarono una relazione (pubblicata nel libro) che consiglio davvero di leggere. Grazie dunque a quei politici, di tutti i partiti, onesti e coraggiosi: Stefano Mugnai (PdL); Paolo Bambagioni (PD); Maria Luisa Chianchiarini (IdV); Monica Sgherri (Federazione della Sinistra); Dario Locci (Lega)... Insieme alle drammatiche e angoscianti testimonianze delle vittime, nella relazione possiamo leggere anche che quei fatti orrendi: "sono potuti accadere anche perché il Forteto godeva di una serie di relazioni importanti: dal Tribunale dei Minori, ad associazioni,alla Regione Toscana, al mondo della politica". Le testimonianze della Commissione raccontano di numerosi politici che "a vario titolo - è scritto nella relazione - con differenti modalità, passano come Piero Fassina, Vittoria Franco, Susanna Camusso, Rosi Bindi, Livia Turco, Antonio Di Pietro, Tina Anselmi Claudio Martini, Riccardo Nencini. Si va da chi compie - si legge ancora - una rapida passeggiata in vista di prossime elezioni, a chi scrive prefazioni per le pubblicazioni editoriali del Forteto, a chi, magari anche solo per territorialità, diviene frequentatore più assiduo". Ma andatevi a leggere nel libro la relazione della Commissione... non voglio rubarvi la sorpresa.Vorrei ricordare anche le battaglie fatte in Consiglio regionale da Giovanni Donzelli (FdI) e all'iniziativa clamorosa di Caterina Coralli, allora Capo Gruppo dl PdL a Vicchio, che nel 2012 al Teatro di Vicchio fece esplodere il caso... e alle "fiaccolate" di solidarietà alle vittime che seguirono e alle quali parteciparono centinaia di persone. Sul Forteto scrisse qualcosa su riviste "di nicchia" della Tradizione Cattolica negli anni Settanta l'amico Pucci Cipriani...e allora chi scriveva di queste cose veniva fatto passare per un pericoloso "visionario" che difendeva un "mondo perbenista" seppellito per sempre dal Sessantotto... Come cattolico fedele alla Tradizione come considera il comportamento del clero? Mah...ci fu ad esempio il clero "progressista" rappresentato da Alex Zonatelli dei Missionari Comboniani, che fa tappa al Forteto con la sua "Carovana della pace" e che definisce la comunità di Fiesoli e Goffredi un posto in cui: "più famiglie alla luce del Vangelo, vivono controcorrente attraverso il lavoro di diverse cooperative e la comunione dei beni"... Per quanto riguarda i preti del Mugello non mi risulta che qualcuno abbia mai denunciato qualcosa...Mah...io parlerei piuttosto delle vittime che hanno avuto il coraggio di venire allo scoperto, di mettersi in gioco, di portare alle luce le loro immense sofferenze, le loro angosce...ecco a loro va il nostro pensiero e la nostra piena solidarietà e, perché no, le nostre preghiere...e penso che anche per un atto di giustizia verso quelle vittime Stefano Borselli abbia intrapreso la sua fatica. Le nostre sono state solamente quattro semplici domande; ai lettori del Sito Web Ok!Mugello, in piena democrazia, in piena coscienza e in piena libertà, lasciamo le loro deduzioni.



gianni
sarei curiosi cosa ne pensano i candidati a sindaco dei diversi comuni del Mugello su questa vicenda. Sono certo che non risponder nessuno o pochissimi.
Marcello
concordo pienamente
CARLO
LE DEDUZIONI LE SON QUELLE, CARO I MI GIOVANNINI. c'E' STATO DAVVERO UN BELLO SCHIFO. COPERTO PER MOLTO NATURALMENTE.E SE IL FORTETO ERA DI ALTRA ESTRAZIONE POLITICA, MAMMA MIA QUEL CHE SAREBBE SUCCESSO