Villa Falcucci messa in vendita. La sua storia © n.c.
La Redazione di OK!Mugello, giunta la notizia che sono in vendita in tutto il territorio della Toscana a cura della Regione Toscana e delle singole Aziende Sanitarie (Asl) di alcuni edifici e immobili vari, per un valore di circa 560 milioni di euro (tra i quali ci sono anche tre immobili molto conosciuti nel nostro Mugello: gli ex Sanatori Luzzi e Banti in comune di Vaglia e la Villa Falcucci a Borgo San Lorenzo) ci ha chiesto una breve sintesi storica di questa atavica residenza mugellana. Non è facile sintetizzare la storia di Villa Falcuci, poiché ne verrebbe fuori un grosso ”Tomo”, visto che il primo maniero a Torre degli Ubaldini da Falcucci, dove nacque nel 1083 il Beato Ridolfo Falcucci, Generale dell’Ordine Calmadolense, fondatore addirittura del Monastero di Luco di Mugello, se ne deduce che dopo la Pieve di San Lorenzo, Villa Falcucci detiene in primis la vetustà di residenza civile, addirittura tre secoli prima che il Borgo (anno 1351) divenisse un castellotto della Repubblica Fiorentina. Pensate un po cari amici lettori quante primavere sono passate, e villa Falcucci è ancora là. Dunque da un ramo degli Ubaldini ecco i Falcucci che presero il cognome dalla toponimo esistente (un esempio: vedi i Ripaioli da Ripa o i Da Rabatta a Rabatta, discendenti anch’essi dagli Ubaldini), una famiglia quindi antichissima e trascrivendo tutti i personaggi che sono stati alla ribalta della storia ci vorrebbe ben altro spazio come sopra scritto. Ricordiamo fra gli altri Folco Falcone Falcucci Console di Por Santa Mariua nel 1225, Giovanni di Messer Antonio Falcucci che fece ampliare il grande Convento di Santa Marta a Pisa nel 1433, Anton Francesco Padre Priore del Monastero di Monte Uliveto (1378), e tanti altri ancora, ricordando brevemente Niccolò di Francesco di Gialdo Falcucci, che fu medico e filosofo insigne nel 13°mo secolo. Era nato a Borgo San Lorenzo nel 1350 ca. da Francesco e da Margherita di Giotto di Piero, visse addirittura quasi 120 anni lasciando numerosi trattati di medicina giacenti sia all’Archivio di Stato in Firenze sia alla Biblioteca Laurenziana Medicea. Ricordiamo ancora Pellegrino di Francesco nato il 18 settembre 1580 e fu tenuto a Battesimo da Pellegrina Bentivoglio, figlia della celebre Bianca Cappello e di Pietro Bonaventuri primo marito di lei (è noto che Bianca Cappello divenne prima amante poi moglie di Francesco I° de Medici), che fece costruite nel tempo la Cappella dedicata a San Biagio nel Duomo di Firenze. Ed a proposto di Oratori, facendo un passo avanti ecco che Pellegrino Falcucci, volle innalzare nel piccolo parco della sua villa di Borgo San Lorenzo, nell’anno 1627, un Oratorio dedicato sempre a San Biagio, che era il santo venerato dalla famiglia Falcucci da tanti secoli. Ebbene giunse a Borgo San Lorenzo per affrescare la storia e il martirio di San Biagio uno dei più grandi pittori manieristi del XVIII° secolo: Bernardino Poccetti. Forse i lavori sono dei suoi allievi, ma sapendo che in quel luogo ci sono questi affreschi secenteschi dà un ulteriore prestigio a questa atavica residenza. Dopo la scomparsa nei primi del ‘900 della signora Carolina Cartocci vedova di Niccolò Falcucci, si è spento il ramo di questa famiglia e la villa nel 19° secolo, una volta di proprietà comunale prima e del presidio ospedaliero poi, è stata adibita per molti anni a residenza protetta dell’Opera Maternità ed Infanzia al tempo del fascismo, così anche dopo la seconda guerra mondiale, per poi divenire residenza protetta per le malattie mentali. Ecco brevemente (più stringata di così non si poteva), la storia di Villa Falcucci a Borgo San Lorenzo nel Mugello, (in una vecchia casa dietro la Villa ci ha abitato la famiglia di Pietro Alessio Chini, capostipite di questa illustre famiglia di artisti), ubicata sul dietro del Viale F.lli Kennedy, dove ancora c’è una porzione di un muro antichissimo costruito con ciottoli della Sieve. Foto 1 (in alto): Anno 2002 - Panoramica dall’alto di Villa Falcucci, dopo il restauro del 2002; a sinistra l’Oratorio di San Biagio. Foto 2 Anno 2000 (qui sopra) - Il secentesco Oratorio di San Biagio a Falcucci prima del restauro. Fu innalzato da Pellegrino di Francesco di Matteo Falcucci nel 1627. All’interno, tutto affrescato, ci sono le sepolture di alcuni componenti della famiglia Falcucci. Foto 3 (qui sopra): Anno 2002 – Uno dei dodici affreschi inerenti alla vita e alla morte di San Biagio eseguiti all’interno dell’Oratorio, dalla bottega di Bernardino Barbatelli detto il “Poccetti” nel 1627. Foto 4 (qui sopra): Un rarissimo disegno di Tito Chini del 1861, raffigurante la Villa Falcucci a destra e l’Oratorio di San Biagio a sinistra. Tito Chini con il babbo Pietro Alessio, la mamma Caterina Giovannini e i suoi fratelli (Pio, Lino, Leto, Elio, Siro, Marina, Dario e Sabrina), visse la sua giovinezza in una casa dietro la villa. (Foto e archivio A.Giovannini)



giovanni brunori
Caro Giovannini, ma c' la possibilit di visitare queste opere! Villa Faluccci confinava con le fornaci della mia famiglia.Cari saluti
cesare
Grazie, caro Aldo, per averci illustrato le origini di Villa Falcucci Cesare Caramalli
carlo
Grazie Aldo, sei un autentico patrimonio per il Mugello !
Marilisa
Un altro pezzo di storia del nostro paese che cede.Chissa' cosa ci aspettera'.Grazie ad;Aldo per questo salvataggio di memoria! Marilisa
Marilisa
Un altro pezzo di storia del nostro paese che si trasforma.Chissa' cosa ci aspetta.Grazie ad Aldo per questo salvataggio di memoria. Marilisa
ALDO GIOVANNINI
Gentile lettrice, penso che l'Azienda Sanitaria Locale le possa dare tutte le delucidazioni in merito. Sarebbe davvero bello un giorno poter entrare e tramite uno storico dell'arte organizzare una parentesi storica e artistica delle opere d'arte all'interno di questo prezioso secentesco oratorio, che Borgo San lorenzo ha la fortuna di avere nel suo ambito territoriale. Nonostante un oblio di 70 anni, la storia torna sempre a raccontarci tante belle cose, unite ai ricordi dei lettori.
teresa
allora in quella cappella abbandonata, abbiamo saputo tramite Giovannini,che ci sono delle pregevoli opere d'arte. E' possibile visionarle. Da chi ci deve rivolgere. Grazie.
luigi
quando ero bambino si andava con i miei amici ( Gianassi, Iandelli, Vigiani ed altri) a giocare a Falcucci e si entrava dentro la cappella. Una paura perch c'erano i morti. Leggendo la storia di questo piccolo edificio sacro, tanto di cappello
Tersa
ma mi dice Giovannini dove le trova tutte queste storie infinite di borgo e del mugello. Comunque complimenti e bravo.