Anima Marradi © N. c.
Una nuova interrogazione consiliare, questa volta durissima, arriva sul tavolo del sindaco Tommaso Triberti, a firma dei gruppi Anima Marradi e Centrodestra Unito per Marradi, che denunciano apertamente lo stato critico della RSA Villa Ersilia, tra servizi ridotti, lavori promessi ma mai avviati, e un silenzio istituzionale che pesa come un macigno sull’intera comunità.
La vicenda affonda le radici nel 2018, quando l’allora assessora regionale Stefania Saccardi annunciava un ambizioso piano di ammodernamento della struttura, con ampliamento della RSA, realizzazione di un centro diurno, sede della guardia medica e ripristino della riabilitazione. Ma dopo anni di attese e rinvii, di quel progetto non resta che l’amarezza. Inserito nel Programma Triennale dell’AUSL Toscana Centro nel 2021, ad oggi non è mai partito alcun cantiere.
Nel frattempo, il passaggio della gestione ad AUSL diretta, nel settembre 2021, ha comportato la sospensione dei tre posti di cure intermedie, senza che questi venissero mai riattivati. A pagarne il prezzo sono stati i cittadini, che si trovano oggi senza infermieri nelle ore notturne e con una forte riduzione dei pazienti ospitati. Servizi essenziali come la fisioterapia e la riabilitazione, annunciati a più riprese come "imminenti", non sono mai stati ripristinati. L’ultima “soluzione” risale al 2023, con l’annuncio – mai realizzato – dell’ambulatorio nella ex scuola “Pascoli”.
Le domande dell’opposizione: “I cittadini meritano risposte vere”
Nel testo dell’interrogazione, i consiglieri domandano al primo cittadino:
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Qual è la situazione attuale della RSA Villa Ersilia?
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Quando saranno riattivati i posti di cure intermedie e ripristinati i servizi fondamentali?
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Quali sono le tempistiche e le azioni concrete per riportare la struttura alla piena funzionalità?
I gruppi accusano un “progressivo smantellamento silenzioso dell’assistenza territoriale” e lanciano un appello forte: “Marradi non può più accontentarsi di promesse e annunci pre-elettorali. I cittadini esigono servizi sanitari degni e una gestione trasparente”.
Nel mirino non solo il sindaco, ma anche la Regione Toscana e l’AUSL, ree, secondo l’opposizione, di avere abbandonato la periferia, lasciando gli anziani e le famiglie senza riferimenti certi. Il messaggio è chiaro: il tempo delle parole è finito. Ora chiedono i fatti.


