1954. La cerimonia di 68 anni orsono. Al centro il Comm. Ugo Jona, all’epoca Presidente Nazionale dell’Associazione delle Vittime Civili © Foto Archivio Giovannini
Il prossimo giovedì 10 luglio 2025, in occasione dell’81° anniversario dell’eccidio nazi-fascista di Padulivo, nel Comune di Vicchio, dove 15 martiri innocenti furono fucilati dai tedeschi, si svolgerà la cerimonia commemorativa alla presenza del Sindaco Francesco Tagliaferri, con alcuni consiglieri, del Cav. Aurelio Frulli, presidente dell’Associazione Nazionale delle Vittime Civili di Firenze, il comandante della Stazione dei Carabinieri, la Polizia Municipale, i rappresentanti della locale sezione dell’Anpi, il Gruppo Alpini, oltre a qualche lontano congiunto delle vittime civili di quella tragica rappresaglia.
"Dieci anni sono passati da quel tragico 10 luglio del 1944 - scriveva il 10 luglio del 1954 il Signor Ernesto Galardi, padre di Aldo e zio di Pietro Bastianelli, trucidati insieme ad altri 13 martiri dai tedeschi dopo una rappresaglia - che molti presenti ricorderanno; e particolarmente coloro per i quali, al pari di me, tale data è rimasta infissa come una spina nel cuore. È superfluo che elenchi i nomi delle vittime, ormai ben conosciuti, sono quelli di 15 persone semplici ed oneste, quasi tutte giovanissime, che aspiravano soltanto ad essere lasciate al lavoro che amavano e che per loro e per le loro famiglie costituiva un bisogno materiale e morale. Benché non fossi presente – continuava Ernesto Galardi – è sempre vivo nella mia mente quel luminoso giorno di piena estate, quando per la grande trasparenza dell’aria, da questa ridente collina si poteva dominare l’immensa distesa della campagna fino alla catena degli Appennini: immensa distesa che ci appare nelle più varie e smaglianti gamme di colore.”
Per non disperdere memoria, i caduti furono Bastianelli Pietro, Calzolai Valeriano, Fibbi Attilio, Gabellini Antonio, Aldo Galardi, Maria Giudici, Landi Annibale, Menicucci Aurelio, Parigi Giovacchino, Poggiali Renato, Sartoni Nello, Zagli Nello, Zagli Ettore, Mario Banchi e Renzo Gottardi. Quest’ultimo era un giovane seminarista di Borgo San Lorenzo (suo fratello don Mario è stato per 40 anni parroco della Chiesa di Legri sopra Calenzano), sfollato con la sua famiglia sui contrafforti del Monte Giovi. Anch’esso innocentemente catturato, come sempre raccontato dal fratello sacerdote, Renzo chiese ai suoi carnefici di recitare insieme a tutti gli altri il Padre Nostro, poi una raffica di mitraglia pose fine alla vita di questi poveretti, morti innocenti.
Domenica 20 luglio 2025, avrà luogo anche a Crespino sul Lamone la cerimonia commemorativa dell’eccidio del 23 luglio 1944, dove furono uccisi 44 civili inermi.


