La sala dell’ospedale di Melbourne dove è stato trattato il sangue per il trapianto. © nc
In un mondo dove odi e rancori, divisioni e violenze, soprusi e cattiverie, sono quasi all’ordine del giorno, ogni tanto il cielo plumbeo si apre e un raggio di sole viene a raccontarci altre realtà di vera e genuina umanità, fraternità, solidarietà, quella vera e non sbandierata come sovente volte accade.
Un amico di Borgo San Lorenzo, A.F., grande lavoratore, marito e padre amoroso e premuroso, venne a sapere circa due mesi orsono, che suo fratello, residente da diversi anni in Australia, a pochi chilometri da Melbourne, era stato colpito da una forma virulenta di leucemia e quindi aveva bisogno di un trapianto urgente, altrimenti le cose sarebbero precipitate. Questo caro amico, non ci ha pensato due volte; eseguiti gli accertamenti sanitari ed espletati i documenti burocratici, lo scorso mese è volato in Australia, (tutto spesato dal servizio sanitario australiano. Si dovrebbe prendere come esempio- ndr), correre al capezzale di suo fratello, mentre la sua famiglia, e i genitori, lo hanno accompagnato col pensiero e con l’affetto più grande.
Si dice il destino, il sangue di A.F. è risultato compatibile al cento per cento e quindi è stato sottoposto al trapianto con innumerevoli trasfusioni di sangue. Ci ha inviato un messaggio che leggiamo insieme:
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“Buongiorno Aldo, o finito con successo. Sono venuti fuori 10 milioni di cellule e mio fratello ne ha bisogno di 5 milioni, il resto rimane in banca all’Ospedale a sua disposizione per ben 35 anni!-”.
In queste ore, l’amico, sta volando verso casa, felicissimo e orgoglioso – come tutti i componenti della sua famiglia – di questo risultato. Ci diceva che sono stati momenti molto critici, ma alla fine, grazie a Dio, tutto è andato a buon fine. Che dire ancora. Un atto che non ha bisogno di altre parole. Bentornato a casa e un abbraccio a tuo fratello che resta in terra australiana con la sua famiglia, con gli auguri da tutto il Mugello.


