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Toscana, M5S firma il patto per la legalità mentre Tomasi e Fratelli d’Italia si astengono

Al contrario, Alessandro Tomasi e Fratelli d’Italia hanno scelto di non firmare il patto, dichiarando di non...

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Alessandro Tomasi Alessandro Tomasi © Fabio Ceseri
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In Toscana, il Movimento 5 Stelle ha annunciato l’intenzione di sottoscrivere il patto per la legalità e la trasparenza, riaffermando il proprio impegno a operare con responsabilità e senza ombre. Secondo quanto dichiarato da Irene Galletti, Segretaria Questore, e Luca Rossi Romanelli, Capogruppo M5S in Consiglio regionale, la forza politica può aderire con piena convinzione grazie all’assenza di casi di corruzione o infiltrazioni mafiose al suo interno e alla presenza di figure autorevoli nella tutela della legalità, come Roberto Scarpinato, Federico Cafiero de Raho e Giuseppe Antoci, eletto in Europa e simbolo della lotta contro la criminalità organizzata.

Al contrario, Alessandro Tomasi e Fratelli d’Italia hanno scelto di non firmare il patto, dichiarando di non avere bisogno di lezioni in materia di legalità. I rappresentanti del M5S hanno sottolineato come un impegno pubblico, chiaro e condiviso costituisca un atto di responsabilità verso i cittadini e una garanzia di correttezza per i prossimi cinque anni di legislatura. A titolo esemplificativo, viene richiamato il caso dell’assessora al Turismo della Regione Sicilia, Elvira Amata di Fratelli d’Italia, coinvolta in un’inchiesta per corruzione, a conferma di come nessun partito possa considerarsi immune dalle sfide legate alla trasparenza e alla legalità.

Secondo Galletti e Rossi Romanelli, la scelta di Fratelli d’Italia di non aderire al patto rappresenta un rifiuto di assumersi pubblicamente responsabilità sul fronte della legalità per i propri eletti, mentre il M5S ribadisce l’intenzione di agire con fermezza e trasparenza, rendendo manifesto il proprio impegno verso una governance etica e responsabile.

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