Straordinaria Maria Amelia Monti in Miss Marple - Giochi di prestigio © n.c.
Neppure la preannunciata nevicata è riuscita a dissuadere gli amanti del teatro (che avevano esaurito i biglietti da giorni) d'applaudire Maria Amelia Monti in "Miss Marple - Giochi di prestigio", andato in scena mercoledì 28 febbraio al teatro Giotto di Borgo san Lorenzo. Sul palco una Maria Amelia Monti straordinaria nei panni del personaggio creato da Agatha Christie nel 1930 per il suo romanzo "La morte nel villaggio" (e divenuto nel tempo interprete di 12 romanzi e 20 racconti tradotti in film, serie tv, ed opere teatrali). Jane Marple è partita da St. Mary Mead il villaggio dove vive, con un uovo ed i ferri da calza nella borsa ed è arrivata a casa della vecchia amica Carrie Louise (con la quale ha studiato a Firenze), una filantropa che vive col terzo marito Lewis, vari figli e figliastri di matrimoni precedenti (tra cui un giovane piuttosto strano, Edgard, interpretato da un eccezionale Stefano Guerrieri, che aiuta Lewis a dirigere le attività nonostante si creda figlio di Winston Churchill). Chiaramente, altrimenti non sarebbe Agatha Christie, tra mariti, figli, fratelli, fratellastri ed ospiti, ci scappa il morto e Miss Marple riuscirà basandosi solo sull'intuizione e ascoltando i pettegolezzi di tutti a risolvere il caso. Lo spettacolo è bello e, nonostante fosse solo alla terza rappresentazione, il gioco di entrate ed uscite sui due piani di una scenografia bellissima risulta perfetto. Maria Amelia Monti regala al pubblico (che applaude senza risparmiarsi) una Miss Marple ironica (ma non comica come probabilmente qualche spettatore si sarebbe aspettato), ma il testo è quello, e come ha spiegato a Paola Leoni durante l'intervista pre-spettacolo non è stato facilissimo avere l'autorizzazione per rappresentare il testo della regina del giallo Nei panni di Lewis, Roberto Citran che ha offerto agli spettatori un personaggio appassionatamente "Inglese", con la stessa bravura dimostrata in anni del miglior cinema italiano (il David di Donatello mica lo regalano). Grande anche Sabrina Scuccimarra (che avevamo già visto a Borgo qualche anno fa in "La morsa") nel doppio ruolo delle due gemelle completamente diverse in stile e pensiero. Perfettamente "in parte" tutti Sebastiano Bottari, Marco Celli, Giulia De Luca, Laura Serena per questo spettacolo che si preannuncia come uno dei maggiori successi della prossima stagione. Finale di serata al rinfresco organizzato dal Teatro idea con altro colpo di scena (quasi in stile Agatha Christie) con la notizia che Francesco Brandi (ospite al Giotto insieme allo zio Silvio Orlando l'anno scorso) ha inserito una battuta nel suo spettacolo in cui si recita più o meno cosi " Si al Giotto di Borgo san Lorenzo ci prepararono addirittura la cena!" quindi doppia soddisfazione per tutti. Per gli spettatori che (anche se con il terrore di uscire dal teatro e dover arrancare nella neve) si sono goduti uno spettacolo straordinario e per Vieri Chini e Co. (che ogni volta si fanno in quattro per far sentire chi passa dal Giotto, un po' come se fosse a casa sua). E fortunatamente c'è qualcuno che queste cose le nota!



Marilisa
Bravo Massimiliano. Una cronaca della serata puntuale ed efficace. Meritata la parte dedicata al Teatro Idea che, Vieri in testa rimane il fiore all'occhiello della stagione teatrale borghigiana, per l' ineccepibile cura nell'organizzazione degli spettacoli e l'accoglienza alle Compagnie.Inimitabile. Marilisa Cantini