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Sky road 236 denuncia aggressioni e chiede un cambio culturale nel settore NCC

Gli episodi riportati sono stati formalmente denunciati alle autorità competenti e, secondo l’azienda...

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NCC - Immagine di repertorio NCC - Immagine di repertorio © ncc
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L'azienda Sky Road 236, attiva nel settore del noleggio con conducente, ha annunciato una nuova querela a seguito di episodi di aggressione fisica e verbale avvenuti nelle ultime settimane a Firenze. Gli eventi rappresentano l’ennesima escalation di tensione tra operatori NCC e alcuni tassisti, nonostante i servizi svolti dal personale risultino regolarmente autorizzati. Uno degli episodi più recenti, verificatosi il 23 ottobre in via de’ Benci, ha coinvolto un autista impegnato in una corsa prenotata tramite la piattaforma Uber. Il conducente è stato fermato da un tassista che lo ha accusato di abusivismo, impedendogli di completare il servizio. L’intervento delle forze dell’ordine ha confermato la piena regolarità dei documenti dell’autista, ma ciò non ha evitato la perdita della corsa e un significativo disagio professionale.

Gli episodi riportati sono stati formalmente denunciati alle autorità competenti e, secondo l’azienda, rientrano in un clima di crescente ostilità che colpisce lavoratori che offrono un servizio pubblico integrativo, trasparente e conforme alle norme. La direzione di Sky Road 236 respinge fermamente ogni illazione e sottolinea come il servizio NCC rappresenti un complemento al trasporto pubblico e al servizio taxi, garantito 24 ore su 24 e per tutto l’anno. L’azienda, guidata dal Ceo Riccardo Serpe, è presente in diverse città italiane e conta oltre 26.000 corse mensili a Firenze e più di 60 dipendenti in Toscana, operando nel rispetto delle convenzioni e delle normative vigenti anche attraverso la collaborazione con Uber.

La società denuncia inoltre il deterioramento del clima lavorativo, evidenziando come minacce e aggressioni abbiano già portato un collaboratore a lasciare l’attività per esasperazione. Sky Road 236 invita quindi le istituzioni a intervenire per tutelare la sicurezza degli operatori e promuovere una mobilità fondata sulla legalità e sulla concorrenza leale. Secondo la direzione, è necessario un cambiamento culturale che riconosca la legittimità del servizio NCC e contrastI atteggiamenti ostili che alimentano tensioni corporative.

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