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Saverio Zeni: “Un grazie sincero a tutti gli elettori. Il voto va rispettato, ma il Mugello merita di più”

Saverio Zeni ringrazia gli elettori dopo le Regionali 2025: "Forza Italia cresce in Toscana, ma il Mugello resta senza voce in Consiglio regionale"

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Saverio Zeni ad un confronto elettorale Saverio Zeni ad un confronto elettorale © nc
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«Era la mia prima esperienza in una campagna elettorale così importante, e desidero innanzitutto ringraziare di cuore tutti coloro che mi hanno sostenuto e dato fiducia. Nonostante le difficoltà iniziali e una campagna svolta in appena due settimane, abbiamo portato avanti le nostre idee con passione, serietà e spirito costruttivo».

Saverio Zeni, candidato per Forza Italia nella circoscrizione Firenze 2 conquistando 562 preferenze, commenta così il risultato delle elezioni regionali 2025, che hanno visto il partito confermare le proprie posizioni nel collegio e crescere di quasi due punti percentuali in Toscana.

«Il territorio del Mugello è vasto e complesso, e il radicamento storico del Partito Democratico e dei suoi alleati continua a pesare in modo evidente. Tuttavia, analizzando i dati, emerge chiaramente che nessuno può dirsi pienamente soddisfatto di questo risultato. Il presidente uscente Eugenio Giani è stato riconfermato, ma a fronte di cosa? Sicuramente non per aver risolto i problemi reali dei mugellani, né per la vicinanza della sanità, che ha atteso vent’anni per vedere avviati i lavori di ristrutturazione dell’Ospedale del Mugello. E neppure per una seria politica di tutela ambientale e idrogeologica: chiunque vive il territorio sa che la mancanza di manutenzione porta solo danni e isolamento».

Zeni aggiunge: «Molto probabilmente, la riconferma di Giani si spiega con quel radicamento fatto di abitudini, case del popolo e vecchie reti di consenso, dove si preferisce restare nella propria “comfort zone” piuttosto che affrontare il cambiamento. Eppure, i dati parlano chiaro: il Partito Democratico ha perso oltre 130.000 voti in Toscana».

Il candidato azzurro esprime poi una riflessione sul futuro del territorio: «Oggi i mugellani non rischiano solo l’isolamento geografico, con una Faentina che non funziona e strade segnate da frane e semafori perenni, ma anche un isolamento istituzionale. Il Mugello non avrà una voce forte in Consiglio regionale — e anche quella che c’era, negli anni scorsi, è stata troppo fioca per lasciare traccia».

Infine, un messaggio di rispetto e fiducia: «Il voto va rispettato, come rispetto profondamente anche chi ha scelto di non recarsi alle urne: evidentemente una ragione precisa c’è. Ai mugellani, però, è mancato il coraggio di dire “basta” a una politica fatta solo di annunci e promesse. Ora non resta che sperare che quelle promesse si traducano finalmente in fatti concreti. Da parte mia, continuerò a impegnarmi perché ciò avvenga davvero, nell’interesse del Mugello e dei suoi cittadini».

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