San Jacopino © nn
Il quartiere di San Jacopino, nel Q1 centro storico di Firenze, vive giorni di forte preoccupazione a causa di una nuova serie di furti con spaccata ai danni dei negozi. In pochi giorni si contano quattro episodi che hanno colpito diverse attività, lasciando danni ingenti e un senso diffuso di insicurezza. L’ultimo episodio si è verificato nella notte, in via Benedetto Marcello, all’angolo con via Cristofori, dove un parrucchiere di origine cinese è stato vittima di un assalto che ha provocato la rottura della vetrina. Al momento non è chiaro se siano stati sottratti beni dall’interno, poiché l’attività è chiusa per ferie.
La coincidenza con il periodo estivo, quando molti negozi abbassano le serrande e le strade si svuotano, amplifica l’ansia di commercianti e residenti. I responsabili, secondo le segnalazioni, colpirebbero quasi ogni notte in modo rapido e indisturbato.
Simone Gianfaldoni, presidente del Comitato Cittadini Attivi San Jacopino, esprime la frustrazione della comunità: “Il nostro quartiere sta vivendo una situazione di sicurezza sempre più critica. Le forze dell’ordine fanno il possibile, ma la carenza di organico e il periodo di ferie riducono la presenza sul territorio. Non possiamo continuare così, chiediamo interventi concreti”.
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Molti esercenti dichiarano di sentirsi costretti a tenere strumenti di autodifesa dietro il bancone, mentre le segnalazioni e le denunce continuano a moltiplicarsi. I residenti denunciano una mancanza di azioni efficaci per fermare i responsabili, evidenziando come le attuali leggi rendano difficile mantenere le misure restrittive nei confronti degli autori dei reati.
Il comitato ha annunciato che continuerà a inviare richieste ufficiali alla Sindaca di Firenze, al Prefetto e al Questore, sollecitando una presa di posizione chiara per restituire sicurezza e tranquillità agli abitanti. “San Jacopino non è una periferia degradata — sottolinea Gianfaldoni — ma parte integrante del centro storico. Vogliamo essere riconosciuti e tutelati come cittadini e commercianti di questa città, non solo sulla carta e nei tributi”.
La comunità attende ora segnali concreti da parte delle istituzioni, nella speranza che la scia di furti possa essere interrotta e che il quartiere torni a vivere in serenità.


