In ricordo di Vanna Costi, e di un Borgo che non c'è più © n.c.
In un mondo che vola, che corre velocemente, il più delle volte non ci si sofferma più davanti ad una manifesto che ricorda la scomparsa di un compaesano, di un borghigiano, di un qualcuno insomma che è stato presente in tanti anni di vita vissuta nelle strade del vecchio e caro Borgo. Una lettura veloce, distratta, senza poi capacitarsi che dietro quel nome c’è tanta vita e tanta storia.
Questo breve preambolo per ricordare la gentile signora Vanna, un'amabile donna che aveva raggiunto una età ragguardevole (87 anni), che portava due cognomi (Costi da ragazza, Pini da sposata) che si perdono nella notte dei tempi nel contesto anagrafico borghigiano.
Figlia di Carlino Costi, che con il fratello Lorenzo (erano ricordati come Carlo e Lorenzo di “Tamburo”), ha condotto per tantissimi anni, nell’antica Malacoda, una rinomata macelleria (i Costi sono stati macellai da ben tredici generazioni). La cara Vanna si unì in matrimonio con Renato Pini, altra antica famiglia, formando una coppia fra le più belle di quel periodo; Vanna molto graziosa, carinissima, Renato detto il “nena” alto e distinto (è scomparso 20 anni orsono) che sembrava Gary Cooper.
Tre figli sono venuti ad allietare la loro unione, tutti cari amici, che hanno avuto l’altro giorno alla Misericordia durante l’ultimo saluto della loro cara mamma, una bella manifestazione di cordoglio e di affetto da tantissimi borghigiani.
Un riverente ricordo della cara Vanna e le condoglianze da parte dello scrivente di queste note a Stefano, Paolo e Paola con le loro rispettive famiglie. (Aldo Giovannini)



Teresa
E' vero lettrice Paola, altrimenti chi altro?
Paola
Solo il signor Aldo poteva cos ben ricordare la Vanna e Renato. Grazie !