x
OK!Mugello

Riaperta la sp29 “traversa di Lutirano”. Un collegamento strategico per l’alto Mugello

L’opera è stata affidata a un’impresa locale con sede a Marradi, che ha portato a termine i lavori con serietà e professionalità, riuscendo...

  • 282
Claudio Gemelli e Fabio Gurioli Claudio Gemelli e Fabio Gurioli © Fratelli D'italia
Font +:
Stampa Commenta

Dopo due anni di chiusura causata dagli eventi alluvionali del maggio 2023, la Strada Provinciale 29 “Traversa di Lutirano” è stata ufficialmente riaperta alla viabilità. Il ripristino dell’arteria rappresenta un traguardo significativo per l’Alto Mugello e l’Appennino tosco-romagnolo, non solo in termini di mobilità, ma anche per la coesione territoriale e lo sviluppo economico.

L’intervento è stato reso possibile grazie al sostegno del Governo Meloni, che ha stanziato le risorse necessarie attraverso la struttura commissariale nazionale per la ricostruzione post-alluvione. A sottolinearlo, in una nota congiunta, sono Claudio Gemelli, consigliere metropolitano e presidente provinciale di Fratelli d’Italia, e Fabio Gurioli, coordinatore comunale del partito a Marradi. I due esponenti hanno evidenziato il ruolo cruciale svolto dalla Presidenza del Consiglio nel promuovere un’azione rapida ed efficace, a beneficio del territorio colpito.

L’opera è stata affidata a un’impresa locale con sede a Marradi, che ha portato a termine i lavori con serietà e professionalità, riuscendo a rispettare le tempistiche pur in un contesto complesso. Anche da parte di Gurioli è arrivato un ringraziamento esplicito alla ditta esecutrice per l’impegno e l’attaccamento dimostrati.

La SP29 non è solo una strada: è un collegamento storico e strategico tra Toscana e Romagna, fondamentale per residenti, imprese, attività agricole, commerciali e per il comparto turistico. Il suo ruolo di cerniera tra due regioni unite da tradizioni e interessi comuni è stato più volte sottolineato nel dibattito pubblico locale. Il ritorno alla piena accessibilità della “Traversa di Lutirano” segna così un passo concreto nella direzione della normalizzazione e della ripresa, rafforzando le prospettive di sviluppo per le comunità appenniniche.

Questa riapertura non è soltanto un fatto tecnico, ma anche un simbolo della capacità istituzionale di intervenire con efficacia in risposta ai bisogni delle aree periferiche e fragili del Paese, valorizzando al contempo le competenze del tessuto imprenditoriale locale.

Lascia un commento
stai rispondendo a