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Piscine Mugello, il Comitato: “Scelte politiche penalizzano utenti e attività sociali”

Secondo i promotori, il nuovo progetto privilegia l’agonismo a scapito della funzione sociale del centro, unico impianto coperto del...

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Centro Piscine Mugello Centro Piscine Mugello © Ok!Mugello
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Il gruppo promotore del Centro Piscine Mugello interviene sul rinvio della riapertura dell’impianto, inizialmente prevista per settembre 2025 e ora slittata – senza una data certa – a fine anno. Una decisione che, secondo i promotori, era prevedibile osservando l’andamento dei lavori.

Il comitato ricorda la raccolta di 1.022 firme contro la scelta di realizzare la vasca da 25 metri con profondità uniforme di 180 cm, ritenuta poco adatta a corsi, attività per bambini, disabili e anziani. Una scelta che, a loro avviso, ha aumentato i costi, rallentato i tempi e sacrificato parte dei fondi destinati ai pannelli solari, con effetti negativi anche sul risparmio energetico e ambientale.

Secondo i promotori, il nuovo progetto privilegia l’agonismo a scapito della funzione sociale del centro, unico impianto coperto del Mugello, riducendo gli spazi disponibili per attività inclusive: “Si passerà da 170 a 70 mq utilizzabili per disabilità, fitness e scuole, con inevitabili problemi di gestione e rischio di perdita di utenti”.

Il comunicato contesta inoltre l’idea che fosse indispensabile una vasca interamente a 180 cm, ricordando che nella Città Metropolitana di Firenze solo 3 piscine su 25 hanno questa caratteristica.

Infine, il gruppo critica la mancanza di partecipazione nelle scelte: “È stata una decisione imposta per motivi politici, senza tener conto della storia dell’impianto, dei 4.000 frequentatori abituali e dei 10.000 studenti che lo usano durante l’anno scolastico”.

“Per noi è una sconfitta – conclude il comitato – ma auspichiamo che il Centro Piscine torni presto a essere davvero patrimonio di tutta la comunità”.

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Commenti 1
  • leonardo romagnoli

    Che il mancato arrivo di una canalizzazione sia una scelta politica lo trovo abbastanza ridicolo. L'amministrazione ha tutto l'interesse a far funzionare quanto prima l'impianto delle piscine e i primi ad entrarvi saranno le società sportive. Ogni giorno di ritardo comporta una perdita per la Vivi Lo sport e quindi per il comune. La scelta della vasca alto o bassa non ha nessuna influenza sui ritardi. Poi noi ci auguriamo che magari i tempi di consegna venano diminuiti e quindi aprire come annunciato nella prima metà di ottobre ma intanto ci sembrava corretto dire che potrebbe esserci uno slittamento. Quanto al progetto se lo avessimo realizzato come previsto sarebbe stato un disastro perchè sono stati necessari ulteriori lavori sui sottoservizi, i filtri e la struttura di cemento armato che avrebbero potuto pregiudicare il futuro funzionamento delle piscine.

    rispondi a leonardo romagnoli
    mer 10 settembre 16:18