La neo dottoressa © nc
Un traguardo importante e carico di emozione quello raggiunto da Patrizia Aprigliano, giovane studentessa originaria di Borgo San Lorenzo, che il 22 ottobre ha conseguito la laurea in Scienze della Formazione Primaria presso l’Università di Firenze, con il massimo dei voti: 110 su 110 e lode.
La sua tesi, dal titolo “La riscoperta della scrittura manuale nell’era digitale: un percorso tra storia, neuroscienze e didattica”, ha suscitato grande interesse e unanimi apprezzamenti da parte della commissione di laurea, che ha voluto sottolineare la profondità del tema affrontato e la sensibilità con cui la studentessa ha saputo trattarlo.
Patrizia ha voluto indagare l’importanza della scrittura manuale come strumento educativo, cognitivo ed emotivo, in un periodo storico in cui l’avanzare della tecnologia rischia di far dimenticare il valore di un gesto antico e profondamente umano: scrivere a mano.
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Durante la discussione, la neo dottoressa ha illustrato come la scrittura non sia soltanto un mezzo di comunicazione, ma anche un atto che coinvolge la mente, il corpo e le emozioni, stimolando aree cerebrali fondamentali per l’apprendimento e la creatività. Un lavoro che, per la sua completezza e passione, è stato definito dalla commissione “un esempio di ricerca autentica e di amore per l’insegnamento”.
La passione di Patrizia per la parola scritta non nasce oggi: già da adolescente, infatti, aveva dimostrato un talento naturale per la scrittura e la poesia, vincendo un concorso letterario intitolato “Leuzzi” a Firenze e ottenendo la pubblicazione di un articolo dedicato sulla Nazione.
Oggi, dopo anni di studio, impegno e sacrificio, il sogno di diventare insegnante si avvicina sempre più. Un sogno che Patrizia coltiva con la consapevolezza che, dietro ogni lettera tracciata a mano, si cela un mondo di pensieri, emozioni e conoscenza.
Un grande traguardo, dunque, non solo personale ma anche umano, che testimonia come la passione per la scrittura e l’educazione possa ancora essere la chiave per costruire il futuro delle nuove generazioni.


