x
OK!Mugello

Ospedale del Mugello, il sindacato Cisl escluso dall’inaugurazione dei lavori: “Non siamo un problema”

La Cisl Firenze-Prato critica l’esclusione dei sindacati dall’inaugurazione dei lavori di ristrutturazione dell’Ospedale del Mugello.

  • 322
Ospedale Mugello. Foto di repertorio Ospedale Mugello. Foto di repertorio © N. c.
Font +:
Stampa Commenta

Proseguono i lavori di ristrutturazione, adeguamento sismico e ampliamento dell’Ospedale del Mugello, a Borgo San Lorenzo, un intervento atteso da tempo che rappresenta un investimento importante per il territorio. Ma dietro la soddisfazione per l’avanzamento del cantiere si cela una polemica che rischia di incrinare il clima di collaborazione costruito negli anni. A sollevare la questione è la Cisl Firenze-Prato, che ha denunciato con un comunicato la totale assenza di inviti ai sindacati in occasione dell’inaugurazione della nuova palazzina dell’ospedale, evento svoltosi lunedì scorso. Un momento istituzionale che avrebbe potuto trasformarsi in un’opportunità di confronto sul presente e sul futuro della sanità pubblica mugellana, ma che invece si è consumato senza la partecipazione di chi, negli ultimi decenni, ha accompagnato ogni fase di evoluzione del nosocomio.

Fabio Franchi, segretario generale della Cisl Firenze-Prato, insieme a Emilio Sbarzagli, segretario dei pensionati Cisl, e Raffaella Comodo, segretaria della Cisl Funzione Pubblica, hanno espresso sorpresa per questa esclusione, che considerano un segnale di crescente disattenzione verso il ruolo del sindacato. «Non ci rammarica tanto la non presenza a un taglio del nastro», spiegano i rappresentanti Cisl, «quanto piuttosto la mancanza di riconoscimento verso chi ogni giorno difende i diritti di lavoratori e cittadini, e si batte per un sistema sanitario pubblico più forte e più giusto».

Negli ultimi anni la Cisl Funzione Pubblica si è distinta come il sindacato più votato nel comparto sanità in Mugello, risultato confermato anche dalle recenti elezioni per il rinnovo delle RSU. Un consenso che, secondo la sigla sindacale, è la prova dell’impegno costante nel denunciare criticità e avanzare proposte su questioni cruciali come la carenza di personale, la sicurezza nei luoghi di lavoro e la qualità dei servizi sanitari.

Proprio per questo, l’esclusione dall’inaugurazione è apparsa a molti come un gesto ingiustificato. «L’Ospedale del Mugello è un bene collettivo che appartiene alla comunità», sottolinea la Cisl. «Riteniamo importante che ogni passo verso il suo miglioramento avvenga nella massima trasparenza e con il coinvolgimento di tutti i soggetti che ne hanno a cuore il futuro».

Il tema del confronto con le istituzioni locali non si limita a questo episodio. Nel comunicato, i segretari della Cisl ricordano anche il mancato dialogo sui bilanci di previsione delle amministrazioni, un altro passaggio in cui il contributo del sindacato sarebbe potuto risultare prezioso per garantire equilibrio e attenzione ai bisogni di lavoratori e cittadini.

La Cisl ribadisce di non voler assumere una posizione pregiudizialmente critica verso gli interventi in corso. Anzi, il sindacato si dichiara favorevole a ogni progetto che possa migliorare la struttura ospedaliera e rispondere in modo più efficace alle necessità della popolazione. Tuttavia, l’auspicio è che i lavori vengano portati avanti con il massimo rispetto per il personale e con un’organizzazione capace di limitare al minimo i disagi per utenti e operatori.

Il clima di tensione che si è creato attorno a questa vicenda riporta al centro una domanda che i dirigenti Cisl hanno posto con chiarezza: il sindacato è considerato un problema o una risorsa? Una domanda che richiama la necessità di riflettere sul ruolo delle organizzazioni sindacali all’interno del sistema sanitario pubblico. La loro funzione di rappresentanza, tutela e proposta non può essere ridotta a un mero “disturbo”, come se la difesa dei diritti dei lavoratori fosse un ostacolo al progresso.

La vicenda dell’Ospedale del Mugello, dunque, va oltre il singolo episodio di un’inaugurazione mancata. Si inserisce in un contesto più ampio di relazioni sindacali che, secondo la Cisl, meritano di essere riconsiderate alla luce di un principio di partecipazione e rispetto reciproco. «Speriamo che da oggi – conclude il comunicato – si apra finalmente una fase nuova, fondata sul dialogo costante e sulla condivisione delle scelte. Siamo pronti a confrontarci su tutto ciò che riguarda l’ospedale, convinti che investire nella sanità pubblica significhi anche investire nella dignità di chi vi lavora».

Il messaggio è chiaro: la sanità pubblica si costruisce insieme, valorizzando ogni voce che si spende per migliorare le condizioni di chi cura e di chi è curato. Solo così l’ospedale del Mugello potrà continuare a essere un punto di riferimento per tutta la comunità.

Lascia un commento
stai rispondendo a