Organo Stefanini 1969 © Aldo Giovannini
Come abbiamo scritto ultimamente, sabato 26 luglio 2025, in occasione delle secolari feste del SS. Crocifisso a Borgo San Lorenzo (porteremo poi a conoscenza tutto il programma), avrà luogo la cerimonia di inaugurazione, dopo ben 16 anni di lavori certosini, dell’organo “Stefanini 1696”, uno dei tre strumenti più preziosi che realizzò il maestro organaro Bartolommeo Stefanini di Lucca su tutto il territorio nazionale.
Ci giunge per questa storica giornata per la comunità cristiana di Borgo San Lorenzo in particolare e del Mugello in generale, una lode dell’amico Francesco Tarchi, che ben volentieri pubblichiamo con tutto il cuore, dato che lo scrivente di queste note fa parte del comitato pro Organo, lode intitolata “Il vero risveglio dell’organo Stefanini 1696”:
“Oggi trionfalmente, coroniamo un sogno.
Per chi da tanto tempo ha vissuto nel silenzio,
gli vien ridata voce, e lui, splendente ed imponente,
da oggi finalmente rallegrerà la gente.Galleria fotografica
La storia:
Eran diversi lì, quella mattina,
a rimirar la mia imponente bellezza.
Da molto tempo ero stato abbandonato
ed ovviamente ero molto trasandato.Una voce, forte, dal gruppo si è levata:
‘Va restaurato!’ disse, tutta enfatuata,
‘gli va ridato fiato, una pulita ed una sistemata,
sono convinta che rallegrerà più d’una serata.’Volevo dire che l’avrei meritato.
Con me han danzato Dame e Cavalieri,
ho deliziato tante, tante funzioni,
ero specializzato in matrimoni.Mmaahh... un DO! esclamai,
sai quante ne ho sentite,
di persone che mi davan tante vite?Eeh... dopo un’ora di chiacchiere e parole,
silenzio e buio fitto in chiesa
di nuovo tornò a regnare.
Così avevo finito di sognare
e mi rimisi mesto a riposare.Finché un bel giorno si spalancò la porta.
Arrivan dei signori con la tuta,
eeh... guardandomi con aria che parea cupa,
iniziano a toccarmi con rispetto,
cominciando a togliere intanto il primo pezzo.Io non ci credo, mi smontano davvero!
Sicuramente stavolta si va dritti al cimitero.Maah... mani esperte, movimenti dolci e assai sapienti
mi tolgon pezzi con gesti cauti e commoventi.
Io sgrano gli occhi, vibro, ed una canna suona:
vuoi vedere che è davvero la volta buona?Con grande gioia mi sono immaginato
il momento in cui mi avrebber rimontato.Immagino dita calde e competenti
che sfregheranno i tasti con movimenti lenti.
Con grazia e con dolcezza faranno uscire
le dolci note con cui vi voglio ringraziare.Qualcosa però oggi voglio dire
a chi ha creduto in me, senza timore.
Son stati anni belli e spesi bene,
anche se non son mancate tante pene.Marilisa, cocciuta e assai determinata,
non si può dire che si sia risparmiata,
portando il coro e molta gente nel paese
ad aiutarla per coprir le spese.Oggi finalmente farò sentir la voce:
sarà potente, soave e deliziosa,
per ringraziare Marilisa
e chi l’ha sostenuta.I Borghigiani dovrò ringraziare,
ma Marilisa non potrò mai scordare.
Un grande grazie, e un augurio assai speciale
a chi ha creduto in questo sogno eccezionale.Il tuo amato Organo Stefanini –”
(Francesco Tarchi, 26 luglio 2025)


