La notte delle edicole in Mugello © NN
Dalle 19 di ieri nelle edicole di tutt’Italia le luci sono rimaste accese e le saracinesche alzate: è stata la “Notte delle edicole”, la modalità scelta dal Sindacato nazionale giornalai d'Italia (Sinagi) per sottolineare il ruolo centrale delle edicole sul territorio, anche come presidio sociale, e chiedere misure di sostegno al settore.
Negli ultimi cinque anni in Italia hanno chiuso 3.339 edicole: i punti vendita dedicati prevalentemente a quotidiani e riviste sono scesi dai 15.243 del 2018 agli 11.904 del 2022, con un calo del 22%. Nel solo 2022 hanno chiuso 992 edicole. Tanto che oggi 5.895 Comuni italiani (il 25% del totale) non ha punti vendita di quotidiani e riviste e 2.438 comuni ha un solo punto vendita.
In particolare le edicole chiedono al governo e al Parlamento che il credito d'imposta riconosciuto a fronte di spese sostenute per l’attività «diventi strutturale, come pure il bonus per il sostegno della diffusione capillare della carta stampata su tutto il territorio nazionale finanziato dal Fondo per l'editoria con una dotazione di almeno 25 milioni di euro, che sia riconosciuto lo status di lavoro usurante per chi opera in edicola e una nuova rottamazione delle licenze con accompagnamento alla pensione degli edicolanti, sul modello dell'anticipo di pensione ottenuto dalle aziende editoriali, anch'esso finanziato dal Fondo per l'editoria.
Un'iniziativa che ha avuto un buon successo a livello nazionale ed anche in Mugello, con l'adesione d vari edicolanti e la presenza di pubblico e Amministratori locali: Borgo San Lorenzo, Dicomano, Vicchio etc. hanno tenuto aperte le loro saracinesche per sensibilizzare i cittadini al fatto che un'edicola è un presidio di cultura e molto spesso anche di aggregazione, elementi molto importanti delle comunità locali soprattutto oggi, dove c'è la tendenza a rinchiudersi sempre di più e di fronte ad uno schermo.
