Verstappen, che provocazione © X FormuLau16
La Formula Uno si prepara a raggiungere le tappe finali di un mondiale senz'altro emozionante e tutto tranne che scontato. Il nuovo leader della classifica piloti, Lando Norris, cercherà di concludere in questa posizione la sua stagione, per quanto anche Oscar Piastri possa ancora evitare che questo possa accadere.
E poi, oltre al compagno di squadra, c'è Max Verstappen. Per quanto sia effettivamente non poco distante in campionato dal rivale inglese, il quattro volte campione del mondo rimane sempre una mina vagante capace di qualsiasi impresa, anche quelle più complicate.
Non dubitiamo che cercherà in tutti i modi di rovinare la festa McLaren - già campione del mondo costruttori da svariate gare - da adesso fino ad Abu Dhabi. Proprio per questo, forse, Zak Brown ha deciso di provocarlo nelle ultime ore.
Zak Brown provoca Verstappen: che cosa ha detto
Zak Brown, amministratore delegato della McLaren e protagonista assoluto insieme al team principal Andrea Stella di questo nuovo ciclo di successi della scuderia con sede a Woking, ci ha tenuto particolarmente a provocare Max Verstappen. Lo ha fatto ai microfoni del Telegraph, definendo così il fuoriclasse olandese: "Max può essere un po' troppo aggressivo in pista, dove la sua arroganza viene fuori. Tuttavia tutti i più grandi campioni di F1 sono in qualche modo arroganti e usano i gomiti".
Brown ha ricordato la rivalità con Lewis Hamilton e gli scontri in pista, quando in Brasile e non solo ha dimostrato - a detta del CEO McLaren - eccessiva aggressività. E non si è fermato qui. Già, perché il dirigente ha anche risposto in merito alle possibilità di Hamilton di diventare un otto volte campione del mondo in futuro. Di tutta risposta, Brown ha sentenziato: "Lewis dovrebbe essere già ora un otto volte campione del mondo".
Il riferimento, neanche troppo velato, allo spettacolare e controverso finale di stagione del 2021, quando all'ultimo giro del Gran Premio di Abu Dhabi Max Verstappen si è laureato per la prima volta campione del mondo di Formula Uno. Insomma, se in McLaren intendevano infiammare il finale di stagione e provocare l'olandese, questo è stato assolutamente un ottimo tentativo per provarci.
