lettera- immagine di repertorio © Pixabay
Pubblichiamo di seguito un appello rivolto alla comunità del Mugello e alle istituzioni competenti, a firma di un utente del Servizio di Diabetologia del Presidio Ospedaliero del Mugello. La lettera solleva preoccupazioni circa il futuro del servizio e invita pazienti, amministratori locali e autorità sanitarie a riflettere sull’importanza di tutelare l’assistenza diabetologica nel territorio.
L’autore richiama l’attenzione sulla necessità di mantenere servizi essenziali vicino ai cittadini, sottolineando i rischi legati alla centralizzazione delle cure e alle difficoltà logistiche per chi deve rivolgersi ad altre strutture.
Alla cortese attenzione di:
- Utenti diabetici del Mugello
- Società della Salute del Mugello
- Sindaci del territorio
- Direzione Sanitaria dell’Azienda USL Toscana Centro
Mi rivolgo a voi come utente del Servizio di Diabetologia del Presidio Ospedaliero del Mugello e desidero esprimere pieno sostegno a quanto già segnalato dal dottor Guarnieri in merito alla situazione attuale del servizio.
Vorrei, tuttavia, richiamare l’attenzione dei circa tremila pazienti diabetici del nostro territorio: è necessario far sentire la propria voce ora, non quando il servizio sarà stato chiuso o ridimensionato, limitandosi a commenti o lamentele informali.
Molti pazienti sono già stati indirizzati alla Diabetologia di Ponte a Niccheri o al proprio medico curante, senza opporsi. Mi domando: il medico di base dispone davvero di aggiornamenti costanti sulle nuove terapie? È in grado di gestire adeguatamente le complicanze più complesse, come il piede diabetico?
A tutto questo si aggiungono i tempi e i costi per raggiungere Ponte a Niccheri, senza contare la carenza di medici di medicina generale, in particolare nelle zone dell’Alto Mugello.
Presso il Presidio Ospedaliero di Borgo San Lorenzo opera anche un servizio infermieristico dedicato ai pazienti diabetici, che si occupa di medicazioni, educazione sanitaria e gestione del diabete gestazionale. Ci si chiede se tale servizio verrà mantenuto o se farà la stessa fine dell’ambulatorio medico.
Mi domando, infine, quale sia il senso dei lavori di ampliamento e ristrutturazione della struttura se, contemporaneamente, vengono progressivamente ridotti i servizi sanitari offerti al territorio. Negli ultimi anni abbiamo assistito a una centralizzazione delle risorse e alla chiusura di diversi presidi e distretti: una logica di risparmio che, però, non può essere applicata alla salute delle persone.
Sulla salute non si risparmia: si investe.
Confido che questo appello venga accolto con l’attenzione che merita, nell’interesse dei cittadini e della tutela del diritto alla salute nel Mugello.
Cordiali saluti,
Utente del Servizio di Diabetologia del Presidio Ospedaliero del Mugello


