E' notizia che una moltitudine di persone si stiano interrogando riguardo alle disposizioni emanate dal Governo riguardo al Green Pass e Vaccini in generale. E' un dato di fatto che quasi tutta la narrazione mediatica sia allineata e qualsiasi voce fuori dal coro viene tacciata di "No-qualcosa" ed emarginata.
In questo contesto, i social, svolgono un importante lavoro di disintermediazione e possibilità di trovare informazioni altrove censurate o non prese in considerazione. Infatti è sufficiente ricordare la "Primavera Araba per capire quanto possano essere potenti i social network, a patto che ci si impegni a voler approfondire e non fermarsi al primo gruppo o pagina social urlante e impestata di fake-news.
Riguardo al tema del Green Pass e compressione dei diritti individuali abbiamo voluto intervistare Alessandra Ghisla, abitante nel Comune di Borgo San Lorenzo e fondatrice del Comitato spontaneo "Tutela del Diritto Soggettivo", che su Telegram amministra un gruppo denominato "Libera Coscienza" dedicato all'informazione sull'esercizio del diritto soggettivo a cui sono iscritti oltre 10.000 persone in tutta Italia.
Una intervista da vedere e ascoltare completamente, poiché non si parla di vaccini si, vaccini no, ma semplicemente dell'esercizio dei propri diritti, e forse non tutti sono consapevoli di cosa si stanno perdendo.
Stefano Ferruggiara
Salve, come si contatta Alessandra Ghisla per consulenze, supportarla e farsi consigliare?? Nel gruppo Telegram non c è modo di scrivere perché i commenti sono chiusi.
Antonella
Si crea il problema, si dà la soluzione, (che era già pronta da prima e adesso si fa passare come risultato della fatica di encomiabili professionisti che hanno lavorato alacremente per il bene di tutti :-D ) Peccato sia la soluzione definitiva per ripulire il pianeta dalla mediocrità e per la creazione di un mondo migliore.
Leonardo
Il green pass di per sé non rappresenta niente. Il green pass è la certificazione del vaccino. Vaccinarsi diventa un dovere morale e civile quando si mette a rischio la propria salute e SOPRATTUTTO quella di chi ci sta intorno. Alcuni preferiscono curarsi al prevenire (visto che di parla dell'importanza di informarsi, sappiate che su Internet si trovano cure assurde, fatte con sverminanti per cavalli o farmaci prescritti da dentisti), vorrei solo ricordarvi che giusto in questi giorni sono morte due persone di 50 anni, in Mugello, entrambi dopo mesi trascorsi in rianimazione. Forse chi è contro non ha mai provato cosa sia la terapia intensiva, e vi auguro di non provarla mai (fidatevi, che me ne intendo) vi chiedo per favore non parlate di libera scelta quando si tratta di salute pubblica.
Patrizia ciabatti
Vaccinarsi non previene la malattia ne la sua diffusione. Riduce solo, forse, gli effetti più pesanti della malattia. Quindi vaccinarsi è un atto personale, potremmo dire di egoismo, sano e umano. L’ oms, che non è internet, dice chiaramente che una vaccinazione di massa durante una pandemia non dovrebbe essere messa in atto perché il solo risultato che ottiene è quello di creare varianti che non sono gestite dal vaccino. Nella narrazione del mono pensiero paradossalmente chi non si vaccina creerà l’immunità naturale che farà fuori il virus o lo terrà sotto controllo. Per chi si ammalerà ci saranno le cure immediate senza aspettare il crollo delle difese immunitarie e senza usare un farmaco completamente inutile come il paracetamolo.
Saverio Bernazzi
Vaccinarsi non evita il contagio. Non vedo comunque perché dovremmo fidarci di Lei.