Lutto nazionale © OkNews24
Domani, in concomitanza delle esequie dei tre carabinieri che hanno perso la vita a Castel D’Azzano mentre svolgevano il loro lavoro al servizio dello Stato, a Palazzo Vecchio e su tutti gli edifici del Comune verranno esposte a mezz’asta le bandiere italiana ed europea per il lutto proclamato in tutto il paese.
“In questo modo la città di Firenze si unisce con sgomento e dolore al cordoglio per la scomparsa di Marco Piffari, Davide Bernardello e Valerio Daprà. Alle loro famiglie e all’Arma dei Carabinieri va l’abbraccio dell’Amministrazione e di tutta la nostra comunità. Un augurio sincero di pronta guarigione a tutti i feriti delle Forze dell’Ordine”, dichiara la sindaca Sara Funaro.
Nel frattempo indignano le parole dell'europarlamentare di Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Salis che delira che la morte dei tre carabinieri è frutto della crisi abitativa.
“In questi giorni, la crisi abitativa e la povertà crescente in Italia sono tornate drammaticamente al centro della scena, da Sesto San Giovanni a Castel d'Azzano. Alla radice di quei gesti disperati e terribili c’è una questione sistemica: la negazione di un diritto fondamentale, che genera sofferenza e disagio in fasce sempre più ampie della popolazione” commenta l'europarlamentare, presentando sui social l'evento ‘Popular Assembly for Housing Justice: Homes for People, Not for Profit’, organizzato insieme alle delegazioni francesi, portoghesi, spagnole, svedesi e tedesche del gruppo The Left.
“E se la politica continuerà a non affrontare le cause profonde di questa crisi, dovrà considerarsi corresponsabile, insieme a quel capitalismo che ha trasformato la casa da bene essenziale a bene speculativo, di ciò che di orribile accade. E dovrà assumersene la responsabilità politica” sottolinea ancora Salis, concludendo: “Perché avere la sicurezza di un tetto sopra la testa non può essere un privilegio di classe: è condizione essenziale per una vita dignitosa e felice”.
Sui social, il suo intervento è stato accusato di giustificare la violenza. "Come spesso accade", ha replicato Salis "è in corso una campagna d'odio promossa dai soliti giornali — se così vogliamo definirli — e rilanciata dalle forze politiche di destra di questo povero Paese, che meriterebbe ben altro dibattito. Mi vengono attribuite — con tanto di virgolettati — frasi mai dette e concetti mai espressi. Il contenuto di un mio post è stato strumentalizzato in modo indecente e usato per incitare centinaia di utenti, molti dei quali profili fake e a libro paga, a invadere i miei social vomitando odio e stupidità. Questa, a quanto pare, è la loro idea di free speech…".
“Le dichiarazioni dell’europarlamentare Ilaria Salis in merito alla tragedia di Castel d’Azzano, in cui hanno perso la vita tre carabinieri nell’adempimento del loro dovere, sono gravemente inopportune e offensive nei confronti delle vittime e di tutte le donne e gli uomini in uniforme che servono lo Stato con dedizione e sacrificio”. Cosi’ Enzo Letizia segretario dell’Associazione nazionale funzionari di polizia e Giuseppe Tiani, segretario generale del sindacato di polizia Siap.
“Tentare di ricondurre un atto di violenza deliberato e pianificato contro rappresentanti delle istituzioni a presunte cause di disagio sociale o alla ‘crisi abitativa’ – secondo Letizia e Tiani – significa stravolgere la realta’ dei fatti e oscurare la natura criminale e premeditata dell’accaduto.
La disperazione o la poverta’ non sono mai un alibi per la violenza”.
“Chi sceglie di uccidere, di distruggere e di attentare alla vita di chi opera per la sicurezza collettiva – sottolineano i segretari di Anfp e Siap – non e’ una vittima del sistema, ma un aggressore dello Stato e della convivenza civile. Sorprende e addolora che, in un momento di lutto nazionale, una rappresentante delle istituzioni europee abbia ritenuto di non esprimere un chiaro e diretto cordoglio per i tre carabinieri caduti, preferendo ricondurre la vicenda a una lettura ideologica che offende il senso stesso di legalita’ e di giustizia”.


