Carabinieri © Fotocronache germogli
A Firenze i Carabinieri hanno condotto due distinte operazioni che hanno portato a diversi arresti e a una denuncia.
La prima è avvenuta il 16 novembre 2025, quando i militari del Nucleo Radiomobile sono intervenuti al Pronto Soccorso dell’ospedale “Santa Maria Annunziata” di Bagno a Ripoli dopo la segnalazione di un uomo che avrebbe minacciato di morte il personale sanitario. L’uomo, un 68enne di origine marocchina, è stato identificato e successivamente raggiunto presso la propria abitazione a Tavarnuzze per una perquisizione. All’interno dell’immobile sono stati trovati un 30enne algerino e un 19enne fiorentino, che avrebbero ostacolato i militari durante i controlli. La perquisizione ha permesso di rinvenire hashish in panetti e dosi, materiale per confezionamento, farmaci soggetti a prescrizione, denaro contante, un coltellino multiuso e uno spray urticante, tutto sequestrato. L’uomo protagonista delle minacce è stato denunciato, mentre gli altri due sono stati arrestati per i reati ipotizzati, tra cui resistenza a pubblico ufficiale e detenzione ai fini di spaccio.
Parallelamente, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Firenze Oltrarno, impegnati nel contrasto allo spaccio nel capoluogo, hanno arrestato una coppia — un cittadino marocchino classe 1996 e un’italiana classe 1989 — trovata in possesso complessivamente di 125 chilogrammi di hashish, pari a 1.250 panetti destinati alle piazze di spaccio fiorentine. I militari avevano notato movimenti sospetti in via Pistoiese e, dopo aver controllato la coppia, hanno trovato nella loro auto una busta contenente 2 kg di droga. Le successive perquisizioni nell’abitazione collegata all’uomo, nella residenza dei due e nelle loro autovetture hanno portato al sequestro di altri 123 kg di hashish nascosti in armadi, trolley e borsoni. I due coniugi sono stati arrestati e condotti a Sollicciano, con i provvedimenti poi convalidati dal GIP.
In entrambi i casi, si ricorda che la responsabilità penale degli indagati sarà accertata nel corso del procedimento e che vige la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva, come previsto dal D.Lgs. 188/2021.


