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A Firenze spadroneggiano 50 gang, ma il fenomeno è trascurato

Poi a piazza San Lorenzo che a una certa ora è terra deserta si sono presi a sprangate tra...

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baby gang baby gang © OkNews24
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All'indomani dello stupro della turista in centro, dello scontro fra gang fuori da una discoteca e della rissa in pieno centro fra comunità di stranieri siamo tornati a interrogare Salvatore Calleri della Fondazione Caponnetto massimo esperto di criminalità e mafie sulla situazione di Firenze e sulla sempre più diffusa piaga delle gang.
Ecco di seguito il suo intervento. 

Appena il tempo di terminare ultima intervista sulla sicurezza fatta ad Ok!Firenze del gruppo Ok!News24 che sono avvenuti a breve distanza tra loro tre fatti criminali diversi a Firenze, tutti molto brutti e che confermano de facto la situazione di rischio esistente al di là di facili slogan cattivisti o buonisti: entrambi non servono a niente.
Il primo caso ha riguardato la violenza sessuale di due bruti, è bene riscoprire tale arcaico termine, a danno di una giovane donna in pieno centro zona San Pancrazio.
È intervenuto un lavoratore che chiamando la polizia ha fatto scappare i bruti salvandola.

Poi successivamente un accoltellamento nei pressi del Tenax in via Pratese.
La regola oramai tra i giovani ed i gruppuscoli di giovani è quella di avere i coltelli anche solo per difesa.

Poi a piazza San Lorenzo che a una certa ora è terra deserta si sono presi a sprangate tra marocchini e bengalesi.

A furia di trascurare le gang questo avviene.
La sicurezza è un tema complesso e non esistono situazioni semplicistiche in quanto non esiste la bacchetta magica.
Ma una cosa è sicura: la sicurezza è una forma di libertà personale. Senza sicurezza non si è liberi.
Questo non va mai dimenticato.

A trascurare la sicurezza poi si rischia che le forme tipo gang et similari si possano trasformare in altro, specialmente quando gruppi diversi si confrontano a randellate.
E dobbiamo tenere presente che di questi gruppi a Firenze ne abbiamo una cinquantina.
Pure di questo si parlerà al 35mo vertice antimafia che si terrà presso la sala capitolare all'interno del Chiostro della Basilica di Santo Spirito il prossimo 13 dicembre alle ore 15.

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