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Fiera Agricola 2025 confermata a Borgo San Lorenzo: si farà a ottobre nonostante le polemiche

Il sindaco Romagnoli conferma la volontà dell’amministrazione, mentre il presidente degli allevatori Nocentini rilancia il dibattito su una nuova sede

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Fiera Agricola Fiera Agricola © Galardi
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Nonostante le tensioni e qualche incertezza legata agli spazi e ai cantieri ancora aperti, la Fiera Agricola di Borgo San Lorenzo si farà. Lo ha confermato l’amministrazione comunale, fissando l'appuntamento per il secondo fine settimana di ottobre, data già condivisa in precedenza con gli attori principali dell'evento, tra cui il GAL (Gruppo di Azione Locale) e l’associazione degli allevatori. A intervenire direttamente nel dibattito è stato il sindaco Paolo Romagnoli, che ha voluto fare chiarezza in merito alle critiche sollevate sugli spazi destinati alla manifestazione.

L’area del Foro Boario sarà disponibile e utilizzabile da agosto,” ha dichiarato il primo cittadino, specificando che entro quella data saranno conclusi gli interventi necessari per il nuovo impianto di illuminazione e per le forniture elettriche e idriche. Un messaggio rivolto ai tanti che, nei giorni scorsi, avevano espresso dubbi sulla fattibilità dell’evento, temendo che i lavori potessero compromettere la riuscita della Fiera.

Uno spazio ridisegnato per accogliere espositori e visitatori

Gli spazi per le esposizioni sono stati ridisegnati e sono adeguati,” ha aggiunto Romagnoli, illustrando nel dettaglio l’area coinvolta: “Si estenderà tra l’incrocio di via Caduti di Montelungo e via degli Argini, fino alla scuola dell’infanzia, comprendendo anche il nuovo tratto stradale che sarà chiuso al traffico per l’occasione.” L’obiettivo dell’amministrazione è chiaro: offrire una manifestazione all’altezza delle aspettative, nonostante le difficoltà logistiche e organizzative.

Durante l’ultima riunione del Comitato Fiera, tenutasi a febbraio, era già stato stabilito che la possibile assenza di un ristorante non avrebbe ostacolato l’evento. La somministrazione di cibo sarà comunque garantita dalla presenza di banchi agricoli e food trucks, capaci di offrire un’alternativa gustosa e coerente con lo spirito della manifestazione.

La replica degli allevatori: “Siamo pronti, ma il Mugello merita di più”

Non si è fatta attendere la risposta di Marco Nocentini, presidente dell’Associazione Allevatori. “L’impegno preso lo manteniamo: organizzeremo una mostra nazionale degli ovini di razza Appenninica,” ha dichiarato, ribadendo la disponibilità della categoria a partecipare attivamente all’evento. Tuttavia, Nocentini ha colto l’occasione per rilanciare un dibattito più ampio: “Crediamo che il Mugello meriti un’Expo agricola di dimensioni maggiori, che Borgo San Lorenzo non è più in grado di ospitare adeguatamente.”

Le sue parole non lasciano spazio a dubbi: la questione degli spazi, per quanto risolta per l’edizione 2025, resta un nodo aperto per il futuro. Secondo Nocentini, occorrerebbe ripensare l'intera struttura organizzativa della Fiera, forse immaginando una sede più grande e funzionale, capace di accogliere un numero crescente di espositori e visitatori.

Un evento identitario che guarda al futuro

La Fiera Agricola di Borgo San Lorenzo rappresenta da sempre un appuntamento simbolico per il territorio mugellano. Non è solo un evento di settore, ma un’occasione per valorizzare il lavoro di agricoltori e allevatori, le eccellenze locali, e per rafforzare l’identità rurale e produttiva di un’intera comunità.

In un’epoca in cui il settore primario è messo a dura prova da dinamiche economiche e climatiche sempre più complesse, manifestazioni come questa assumono un valore ancora più significativo. Come ricorda il sindaco Romagnoli, “il Comune è da sempre l’organizzatore di questa Fiera, e continuerà a esserlo con l’obiettivo di migliorarla anno dopo anno.”

Un impegno condiviso, nonostante le divergenze

Sebbene le posizioni tra amministrazione e allevatori non siano del tutto allineate, appare evidente la volontà comune di non rinunciare alla manifestazione. Un esempio di collaborazione che, pur tra critiche e suggerimenti, dimostra quanto la Fiera sia ritenuta un patrimonio collettivo, da preservare e rilanciare.

E forse, proprio da queste divergenze può nascere un’idea nuova di Expo agricola per il Mugello: una manifestazione che sappia evolversi, crescere e adattarsi ai tempi, restando però fedele alla sua vocazione originaria. Perché, come diceva Giuseppe Verdi, “torniamo all’antico e sarà un progresso.” Una frase che ben si adatta allo spirito di chi, anche tra mille difficoltà, non smette di credere nel valore della terra, del lavoro agricolo e delle tradizioni locali.

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