Fido & gli altri. In un libro le loro meravigliose storie di fedeltà a quattro zampe © n.c.
E’ stato presentato lo scorso sabato 28 ottobre 2017 alla Biblioteca Comunale (Palazzo del Podestà) a Borgo San Lorenzo il piccolo ma esauriente libretto di Aligi Fiore Pisapia dedicato a “ Fido – un percorso di attesa e fedeltà” con i tipi dell’Edizioni GaAL di Viareggio. Come abbiamo scritto nell’articolo di presentazione, un volumetto in ricordo di Fido non era mai stato scritto; articoli, recensioni, saggi su quotidiani, settimanali e riviste, ne sono stati pubblicati tanti (gli abbiamo quasi tutti dal 1953), ma ripetiamo un libro mai. E questo è stato il pregio dell’amico Aligi Fiore Pisapia, nell’inserire quella che è stata la storia di un cane che volenti o dolenti ha caratterizzato la via della fedeltà e dell’attesa nel nostro territorio nel secondo ‘900. Lo abbiamo letto in un baleno, da come è scritto bene, snello, pulito, a tratti romanzato, ma sincero ed intellettualmente onesto, in tutte quelle sfaccettature, in quei risvolti storici ed umani, che hanno accompagnati la vita della famiglia Soriani in quel di Naro, piccolo agglomerato sopra Luco, del padrone Carlo Soriani che lo raccolse cucciolotto in un fossato mentre tornava a casa dal lavoro, per poi un giorno ( giovedi 30 dicembre 1943) non tornare mai più, per quel tremendo e sciagurato bombardamento aereo che causò la morte di altre 108 persone e la distruzione della parte “Liberty” a nord est del paese. Poi l’attesa per tanti anni, la statua in suo onore, la morte, il ricordo perenne. Terminata la piccola grande storia di Fido, l’autore ha voluto inserire alcuni brevi ma significativi “medaglioni” storici di altri cani che hanno avuto, come Fido, il dono della fedeltà; “ San Guinefort” (salvò il bambino del suo padrone da una serpe velenosa); “ Balto” ( un cane siberiano Husky, che portò con la sua slitta in un lontano ospedale dopo 127 ore di corsa il suo padrone); “Peritas” ( la cui statua è al British Musem, salvò il suo padrone durante un mortale combattimento); “Caffaro” (di razza bulldog, seguì il suo padrone Tenente Giulio Grossi. Garibaldino, nelle guerre d’indipendenza. Colpito a morte, il cane si fermò per ben due giorni sulla tomba del padrone); “Shep” (di razza Border Collie, nella Città di Fort Brenton nel Montana, Shep attendeva il suo padrone, morto in uno ospedale, alla stazione ferroviaria della città. Ma un giorno ormai vecchio non udì il fischio del treno che arrivava e fu travolto. Nella città esiste ancora una statua del cane); “Pippo” (una bellissima storia, emozionante, da leggere con particolare attenzione). Quì finisce la storia di questo bel libretto, ( è in tutte le librerie e le edicole del Mugello); lo caldeggiamo agli amanti degli animali in generale e dei cani in particolare. Il costo è minimo, ma la carica emotiva è tanta. Complimenti caro Aligi, un bel lavoro.



Maria
Pu darsi che mi sbagli, ma penso che questo Piero si arrampica sugli specchi. Giusto quello che scrive Gilberto. Lo dica, benedetto il Signore, lo dica!! Sveli l'arcano!
Gilberto
SIGNOR PIERO, BASTA CHE ESCA UN ARTICOLO SU FIDO ECCO LEI, CHE GETTA NUBI E FOSCHIE SULLA STORIA DI QUESTO CANE. LA PREGO VIVAMENTE, PUR RESTANDO NELL'ANONIMATO, DICA LA VERITA' UNA VOLTA PER SEMPRE E NON SE NE PARLI PIU' ALTRIMENTI DIVENTA LA NOVELLA DELLO STENTO.
Piero
E' incredibile quanta gente scrive anche libri sul sentito dire. S, perch se questo si fosse documentato presso le (ormai poche) persone che hanno vissuto intorno e accanto a Fido, avrebbe ricevuto notizie tali da cancellare tutto l'alone deamicissiano che ancor oggi circonda questo cane. Sempre che, a distanza di anni, quelle poche persone di cui sopra si ricordino dei fatti e siano disposte a dire la verit. Quella verit che fu allora nascosta, per scopi che posso solo, ma facilmente, immaginare!