Festa degli Alpini per i 60 ordinazione sacerdotale Mons. Alberti © n.c.
(Ritardata per motivi tecnici). Grande festa alpina a Firenzuola la scorsa settimana che ha coinvolto praticamente tutto il grazioso paese del Santerno, ricordato dalla leggiadra perifrasi dell’Avv. Domenico Vivoli, morto giovanissimo nel 1907, quando scrisse: “- Il bel Paese che il Santerno bagna/E parla tosco in terra di Romagna -“, è iniziata sabato scorso 11 luglio 2015 sera con uno stupendo concerto della fanfara alpina della “Vallecamonica” in piazza di fronte ad una “rocca” imbandierata di tricolore e alla presenza, nonostante un gran caldo di un pubblico numeroso e plaudente. Il giorno successivo domenica 12 luglio 2015 è iniziata con l’ammassamento delle numerose penne nere intervenuti e l’alzabandiera presso la sede degli Alpini, la deposizione di una corona al monumento degli alpini, mentre nel cielo di Firenzuola ha fatto il solito stupendo passaggio con il suo aereo il mitico Giorgio Fabbri, amico degli alpini, colorando il cielo, emulando le famose “frecce” con il rilascio di propri fumogeni, disegnando il tricolore. La sfilata per le vie del Paese con alla testa, dopo i gonfaloni ed i vessilli presenti, la fanfara alpina della Vallecamonica, è continuata con la deposizione di corona e onori militari al monumento ai caduti di tutte le guerre. In Piazza Agnolo la Fanfara della Vallecamonica ha intrattenuto con un breve concerto tutti gli alpini e i numerosissimi cittadini intervenuti fino all’inizio della Santa Messa nella chiesa di San Giovanni Battista dove erano presenti, oltre alle autorità civili e religiose, numerosissimi gagliardetti dei gruppi alpini (oltre trenta) provenienti un po’ da tante parti d’Italia. La cerimonia è stata concelebrata dal Cardinale Emerito Silvano Piovanelli che non ha voluto mancare alla commemorazione del 60° anniversario dell’ordinazione sacerdotale di Mons. Alberto Alberti avvenuta il 29 giugno 1955 per mano del Santo cardinale Elia Dalla Costa. La S. Messa è stata resa ancor più solenne dalla presenza del Coro Alpino del Mugello, diretto dal Maestro Paolo Martelli, con all’organo la Prof. Marilisa Cantini, che ha eseguito la Missa “Te Deum Laudamus ” del Perosi e da altri numerosi canti religiosi (Panis Angelicus) e alpini (Signore delle Cime). Per dovere di cronaca ricordiamo l’intervenuto il Capogruppo Alpini di Firenzuola Giuliano Giovannini che ha ringraziato e dato il benvenuto a tutti i presenti. Quindi è intervenuto il sindaco Claudio Scarpelli che ha portato i saluti dell’amministrazione comunale firenzuolina, ricordando fra l’altro come siano purtroppo ancora trattenuti in India i nostri due Marò. Una nostra aggiunta; un esponente di Rimini (vedi la notizia su tutti i giornali italiani), un certo Pantaleoni del Partito della Rifondazione Comunista, ha scritto su un twitter questa frase “ ma quando gli impiccano i due marò in India?”. La frase poi è stata rimossa, ma resta l’imbecillità, La stupidità, e la profonda idiozia di una aberrante ideologia che vorrebbe, e non è la prima volta che viene detto, anche la distruzione del Corpo degli Alpini. Ognuno poi farà le sue considerazioni. Detto questo, senza paura e senza timori reverenziali per nessuno, nel parco della sede degli Alpini – ottimamente allestito - ha fatto seguito un sontuoso e abbondante “rancio” (per niente simile a quello militare) a base di penne al pomodoro piccante, tortelli al ragù, grigliata mista con contorni, ottimo vino, zuccherini, caffè e grappino finale. La fanfara della Vallecamonica, prima di tornare nella “valle” natia, ha allietato i convenuti al pranzo (circa 500), con un concertino improvvisato cui si sono associati i canti dei tanti alpini, ormai “accaldati” non solo dalla calura. La festa si è conclusa nel tardo pomeriggio con l’ammainabandiera e l’arrivederci al prossimo anno. Infine ecco l’intervento dell’amico alpino Claudio Corbatti. “- Intervengo e porgo il saluto di benvenuto a nome del Coro Alpino del Mugello, del Gruppo Alpini di Firenzuola sia a nome dei colleghi Consiglieri e del Presidente della Sezione ANA di Firenze impossibilitato a partecipare per essere impegnato ad un corso di aggiornamento sulla protezione civile. Ringrazio in particolare S.E. il Cardinale Emerito Silvano Piovanelli, le altre autorità religiose, Don Carlo Dolci, il Sig. Sindaco, le Autorità civili , le Forze dell’Ordine, le Associazioni presenti, e soprattutto tutti voi che così numerosi avete voluto condividere con noi questa giornata che oltre ad essere una gioiosa festa degli Alpini con tutti i suoi rituali vuole essere ancora più gioiosa perché festeggiamo il nostro amato concittadino e Socio del nostro Gruppo Mons Alberto Alberti. Pochi giorni fa, il 29 Giugno, alla presenza del Presidente di Sezione, di alcuni alpini fra cui quelli del nostro gruppo, Mons Alberti ha concelebrato con tanti suoi confratelli del Capitolo della Basilica di San Lorenzo a Firenze, la S.Messa in ricordo del 60° anniversario della Sua ordinazione sacerdotale avvenuta nello stesso giorno del 1955 per mano del Santo Cardinale Elia Dalla Costa. Ma Mons. Alberti ha voluto condividere oggi anche con noi Alpini questo importante ricordo e ringrazio ancora S.E. il Cardinale Emerito Silvano Piovanelli per la Sua presenza che senz’altro esalta ancora di più questo avvenimento. 60 anni di vita sacerdotale non sono pochi ed è un traguardo che non molti raggiungono e c’è davvero mancato poco che anche Don Alberto non lo raggiungesse. Infatti pochi giorni prima dell’ultimo Natale con il Presidente Ardia andammo a consegnare al Convitto ecclesiastico a Firenze l’attestato di benemerenza che il Consiglio di Sezione aveva deliberato di concedere a Mons. Alberti Cappellano della Sezione Alpini. Furono fatti i soliti convenevoli, le foto ricordo che poi sono apparse qualche tempo dopo anche sulla “nostra penna”. Usciti dal convitto e, tanto ci parvero precarie le sue condizioni di salute, venne a tutti noi spontanea la solita domanda: ma ce la farà Don Alberto ad arrivare all’anno nuovo? E invece con l’aiuto del Signore ce l’ha fatta e sta cercando di riprendere il tempo perduto onorando il più possibile gli impegni che gli derivano dai numerosi incarichi che nel tempo gli sono stati conferiti dei quali, per farla breve, vi risparmio la lettura del lungo elenco che comunque ho a disposizione. Ma perché la festa anche a Firenzuola? Dovete sapere che Mons. Alberti ha le Sue origini - da parte di madre- e possiede una piccola casetta e un po’ di terra in quel del Peglio, frazione di Firenzuola. E se c’è una cosa che Don Alberti, sacerdote di indubbia grande Fede, ha testardamente rivendicato in ogni occasione e in ogni circostanza, è la Sua origine Firenzuolina, terra di montagna, che - come ben sa il nostro amato Cardinale - ha dato alla Chiesa Fiorentina numerosi sacerdoti e, in molti casi, che razza di Sacerdoti!! Fra i tanti incarichi Mons. Alberti ha anche quello di Cappellano della Sezione Alpini di Firenze e per questo oggi lo vogliamo ringraziare e tributare a lui, stando insieme, una grande e gioiosa festa. Chiediamo a Lui – ma siamo sicuri che già lo fa - di pregare ogni giorno per tutti gli Alpini, per tutti quelli che sono andati avanti e per la Comunità Firenzuolina a Lui tanto cara-“. Perché rimanga un ricordo indelebile di questo giornata è stata consegnata a Mons. Alberti una targa ricordo da parte del Consiglio e del Presidente della Sezione il Consigliere Luciano Vivoli, e per la targa del Gruppo Alpini di Firenzuola il Capogruppo Giuliano Giovannini. Che dire ancora; bravi cari alpini, sempre avanti così, solidarietà, umanità, amicizia, valori cristiani ed amor di Patria ed un evviva ai due nostri eoici Marò, alla faccia di chi gli voleva far impiccare! (Aldo Giovannini) La sfilata degli alpini in via Villani Ancora una immagine della sfilata del corteo in via Villani; in testa il gonfalone del Municipio di Firenzuola. Un momento della Santa Messa all’interno della Chiesa; officia Il Cardinale Emerito di Firenze S.E. Silvano Piovanelli con a sinistra il festeggiato Mons. Alberto Alberti e il Pievano di Firenzuola don Carlo Dolci. Il Coro Alpino del Mugello diretto da Paolo Martelli; da sinistra si riconoscono fra gli altri, Renzo Benassi, Claudio Corbatti, Natale Paladini, Giovanni Barletti, Silvano Salimbeni, Giuseppe Seneci, Giancarlo Martelli, Gianfranco Grossi.



Teresa
VIVA E NON VIA. MI SCUSO DELL'ERRORE
Teresa
Via gli alpini.Grazie di questa bella giornata.