Estrema Destra al Giotto Ulivi? Lettera aperta dei Professori © n.c.
Un lungo elenco di firme correda la lettera aperta degli insegnanti del Giotto Ulivi, diffusa tramite Facebook e indirizzata agli alunni/e, alle famiglie, alla Dirigente Scolastica, al Consiglio di Istituto, a tutto il personale ATA riguardo al confronto elettorale che si è svolto questa mattina all'auditorium del plesso scolastico a cui hanno partecipato, tra gli altri, Casapound e Forza Nuova.
In data odierna, dalle ore 9:00 alle ore 13:00, si svolge nell’Auditorium del nostro Istituto l’assemblea mensile degli studenti, che ha come oggetto di discussione il loro coinvolgimento nelle dinamiche della politica italiana, in vista delle elezioni del 4 Marzo 2018. Autorizzati dalla dirigenza e dal Consiglio di Istituto gli studenti rappresentanti hanno invitato a intervenire gli esponenti di undici partiti politici, attivi sul territorio, che concorreranno alle prossime elezioni. A tal proposito gli insegnanti sottoscritti sentono l’esigenza, convinti di agire osservando e onorando la funzione di educatori che sono chiamati a svolgere, di esporre le proprie perplessità, emerse dopo una serie di riflessioni e di confronti tra colleghi, e tra insegnanti e studenti. Si esprime, in primo luogo, la preoccupazione che la propaganda elettorale all’interno della scuola, senza opportuna conduzione e mediazione, possa prestarsi a facili strumentalizzazioni e che la presenza contemporanea dei rappresentanti di tante e diverse forze politiche non permetta una seria e ponderata riflessione sui programmi e sulle proposte, associata a una corretta informazione sul funzionamento dei processi elettorali e sul ruolo sociale e politico delle varie componenti partitiche. La Scuola, d’altra parte, in quanto istituzione cardine dell’ordinamento democratico, deve essere presidio di valori costituzionali quali pluralismo, accoglienza e inclusione, e vigilare affinché non penetrino al suo interno esperienze organizzate portatrici di valori xenofobi, omofobi e anti-democratici, sulle quali grava “l’ombra” di episodi criminali di ispirazione squadrista. A tal proposito i sottoscritti esprimono la loro totale contrarietà alla presenza di partiti e movimenti politici di estrema destra di matrice dichiaratamente neofascista. Pienamente consapevoli dell’attuale legittimità giuridica di suddette formazioni, riteniamo che la Scuola abbia il dovere di esercitare una funzione critica che non si appiattisca sul solo orizzonte legalitario. Concedere agibilità politica a tali formazioni in nome di un astratto richiamo al pluralismo vuol dire ignorare ingenuamente che il radicamento di tali Organizzazioni politiche e dei valori dalle stesse professati, porta inevitabilmente con sé la possibilità che pluralismo e democrazia vengano negati. Comprendiamo la genuinità dell’evento nato dal legittimo desiderio degli studenti di informarsi in vista delle elezioni. Tuttavia vogliamo ribadire che l’Antifascismo, sancito dalla nostra costituzione, quale valore fondativo della nostra Repubblica, non è né un’opinione né una scelta, ma un presupposto imprescindibile della convivenza sociale. Restiamo a completa disposizione per eventuali richieste di chiarimento e di confronto. Gli insegnanti firmatariLa foto di apertura è di repertorio.



Ugo
Gli studenti hanno dimostrato con questa iniziativa di credere in un futuro e di adoperarsi perch sia migliore,scevro da vane e vaghe aspettative. Infatti da una parte abbiamo una costituzione che chiamiamo in causa come un elastico ,a seconda delle idee e opportunit di parte. La verit e il rispetto devono affermarsi in una societ sempre pi alla deriva a causa di frustrazioni socio economiche,dove si spendono falsit ,denigrazione,violenze di ogni genere sul prossimo e si ignorano elementari valori del convivere civile.Tutto questo gestito in modo delinquenziale per dividere.Poi ci meravigliano se c' qualche deriva estremistica! Bisogna essere ottusi. La scuola insieme alla famiglia la fucina per la formazione dei giovani e del futuro quindi. In questi momenti le famiglie sono purtroppo prese da molteplici pensieri e quindi la scuola sempre pi importante nella sua funzione istituzionale . Educazione civica .....la si insegnava.
Ugo
Se nel comprensorio scolastico si teme che pi rappresentanti di partiti politici non possano partecipare democraticamente,pacificamente, civilmente allora che prospettive danno per partecipare in futuro a gestire? Solo odio? Confucio diceva:gatti,bianchi,neri,rossi ,basta prendano i topi. In questo paese si deve costruire..... Troppo facile disfare ci hanno gia' pensato in troppi,per poi specularci e rubarci . Elogio quindi all'iniziativa e a chi ha pensato a questo confronto_incontro ,con l'auspicio che non sia l'ultimo ,ma esempio per il futuro e per tutti . Recuperiamo e applichiamo valori. Ugo
Lucia
Ampia solidariet ai docenti del Giotto Ulivi e auspici di bene agli studenti affinch abbiano sempre senso critico e autonomia di pensiero; condivisione di quanto enunciato dal Sig.r Piero
Piero
La scuola italiana, oggi, in mano a Dirigenti perlomeno pavidi e imbelli, se non addirittura conniventi che, per non inimicarsi la "clientela" (leggi i nuovi studenti che vorranno iscriversi al loro Istituto), concedono tutto e di pi per accontentare i loro desideri, che poi sono tutti rivolti a impegnarsi il meno possibile. Cos, per crearsi una nomea di scuola facile, i DS, grazie ad un potere concesso loro da una vergognosa legislazione autolesionista di tipo imbecilloide, sono in grado di capovolgere, in sede di scrutinio finale, i giudizi degli insegnanti corretti ed onesti (non molti, in verit), trasformando i loro voti, ad esempio, da 4 a 6. Da questo dipesa molta parte parte del degrado culturale della nostra scuola.. E poich nessuno vi ha mai messo riparo, ecco che il degrado continua, coinvolgendo, dopo la cultura, anche la morale politica. Rimpiango la MIA scuola, nella quale nessun insegnante si sarebbe mai sognato di en
Piero
trare in classe con un qualsiasi giornale quotidiano. E non che abbia frequentato una scuola d'elite, ma una scuola da sempre considerata ai margini, agli effetti del comportamento e della disciplina, come l'ITI "L. da Vinci".