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Toscana Rossa e DSP denunciano ostacoli alle elezioni regionali: due conferenze stampa e un ricorso al TAR

Due iniziative politiche a Prato e Firenze contro le difficoltà nella raccolta firme per le Regionali 2025. Marco Rizzo parla di “furto di democrazia”.

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Antonella Bundu e Marco Rizzo Antonella Bundu e Marco Rizzo
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Le difficoltà di Toscana Rossa nella raccolta firme. Si terrà mercoledì 20 agosto 2025 alle ore 12 in Piazza del Comune a Prato la conferenza stampa di Toscana Rossa, movimento che partecipa alle elezioni regionali con la candidatura di Antonella Bundu alla presidenza della Regione Toscana. L’incontro sarà dedicato all’andamento della raccolta firme necessarie per la presentazione della lista e agli ostacoli segnalati in diversi Comuni, che secondo i promotori stanno rendendo complicato l’iter di ammissione alle urne.

Sempre mercoledì 20 agosto, ma alle 10:30 davanti alla sede della Regione Toscana in via Cavour a Firenze, il partito Democrazia Sovrana Popolare (DSP), guidato da Marco Rizzo, terrà una conferenza stampa-manifestazione per annunciare un ricorso al TAR Toscana.

Secondo i ricorrenti, il decreto elettorale pubblicato il 13 agosto stabilisce che le liste senza rappresentanza in Consiglio regionale debbano raccogliere quasi 9.000 firme certificate in appena 30 giorni. Una tempistica che viene giudicata “un ostacolo gravissimo alla partecipazione democratica” e “una violazione dei diritti fondamentali garantiti dalla Costituzione”.

I punti centrali del ricorso

Il ricorso, curato dall’avvocata Francesca Antinozzi con il supporto degli studi legali di Giuseppe Gasparri e Giuliana Picchio, contesta diversi aspetti:

  • la Regione, pur conoscendo da tempo la scadenza naturale della legislatura, avrebbe emanato il decreto elettorale solo a 30 giorni dal voto, riducendo lo spazio organizzativo per le nuove liste;
  • la misura favorirebbe i partiti già presenti in Consiglio, penalizzando le forze politiche prive di rappresentanza;
  • si chiede al TAR di annullare il decreto e rinviare le elezioni, o in subordine di ridurre a un sesto il numero di firme richieste.

DSP denuncia un vero e proprio “furto di democrazia e di pluralismo politico”, e annuncia ulteriori mobilitazioni nelle prossime settimane.

L’attesa decisione del TAR

La questione ora passa al TAR Toscana, chiamato a decidere se accogliere il ricorso e modificare i termini elettorali. Un pronunciamento che potrebbe avere effetti significativi sull’intero quadro delle elezioni regionali 2025 in Toscana.

 

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