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Ducati senza pudore, l'ammissione fa disperare Bagnaia

Ducati conferma le difficoltà: i test a Misano utili, ma non risolutivi. Bagnaia resta sotto pressione e il team deve lavorare per invertire la rotta.

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Dall'Igna ammette che un solo giorno di test non basta: la verità sulla crisi di Pecco e cosa serve per non buttare via la stagione.

Il post-GP ha assunto i toni di un'ammissione ufficiale: Ducati non nasconde la difficoltà nel rimettere in carreggiata Pecco Bagnaia. I test di lunedì a Misano sono serviti a provare soluzioni alternative, ma lo staff tecnico guidato da Gigi Dall'Igna è stato chiaro: una sola giornata non basta per risolvere problemi che sono più di natura di sensazioni e bilanciamento che di pura potenza.

La frustrazione è palpabile e il tempo, sul calendario di un Mondiale serrato, non è dalla loro parte. Dall'Igna ha spiegato che il test è stato "importante" ma non risolutivo: serve un lavoro strutturato, paziente e mirato. Tradotto in pratica, questo significa tre linee d'azione immediate per Ducati e Bagnaia.

Ducati, lucidità e fiducia per Pecco ma non basta

Non bastano interventi estemporanei, il team deve isolare le variabili che compromettono la fiducia al freno e il comportamento del treno anteriore, problemi ricorrenti nelle analisi degli ultimi GP. Occorre un piano di sviluppo che preveda test multipli e comparativi, non una giornata singola di prova. 

Bagnaia ha dimostrato di avere talento e grinta, tuttavia il vero nodo sta proprio nella guida. Come ricordano i protagonisti del circo, ogni campione attraversa periodi neri, la differenza la fa il supporto umano e la capacità di ricostruire fiducia in moto e squadra. Dall'Igna stesso non ha nascosto la perdita di pazienza, ma ha chiesto lucidità e fiducia per il percorso di recupero.

Ducati, lucidità e fiducia per Pecco ma non basta


Il calendario è tiranno però perché ogni gara persa pesa. Perciò Ducati deve organizzare test con obiettivi molto stringenti e misurabili, alternando prove in pista a simulazioni in tunnel del vento e telemetria condivisa per accelerare l'implementazione delle soluzioni. I dati raccolti a Misano offrono spunti, ma servono conferme ripetute.

L'ammissione pubblica di Dall'Igna non è una resa, però mette in chiaro la gravità del momento, la squadra è consapevole, lavora e non ha illusioni su tempi rapidi. Bagnaia resta comunque un pilota di riferimento, ma la combinazione tra fiducia ritrovata e aggiornamenti tecnici sarà determinante. Se Ducati agirà con metodo e tempestività, la stagione può ancora ripartire, altrimenti la pressione di avversari come Marquez rischia di trasformare ogni weekend in una lotta per limitare i danni.