Condominio, a chi spetta la revisione dei conti - okmugello.it © N. c.
La revisione dei conti in condominio garantisce controllo e trasparenza. Ecco chi è il revisore, quando serve e come funziona la sua nomina.
Quando si parla di gestione condominiale, la trasparenza nei bilanci e la correttezza contabile sono elementi fondamentali per evitare conflitti tra vicini e garantire una convivenza serena. Proprio in questo contesto si inserisce la figura del revisore dei conti, introdotta formalmente con la legge n. 220 del 2012, nota come “riforma del condominio”. Il suo compito è offrire un controllo indipendente e professionale sulla contabilità, rafforzando la fiducia tra condomini e amministratore.
Cos’è la revisione dei conti e chi può fare il revisore
La revisione dei conti condominiali è un’attività di verifica che serve a controllare se la contabilità sia stata gestita in modo regolare e se le spese siano state registrate e ripartite secondo le regole. Non significa rifare i calcoli, ma esaminare la correttezza delle operazioni e segnalare eventuali anomalie.
Il revisore dei conti viene nominato dall’assemblea condominiale e non esistono vincoli rigidi sui requisiti: qualsiasi soggetto maggiorenne e capace di agire può assumere l’incarico. Eppure, vista la delicatezza del ruolo, nella pratica ci si affida spesso a commercialisti, esperti contabili o revisori legali, figure che possiedono competenze tecniche adeguate per analizzare i bilanci.

La nomina non è obbligatoria per legge: è l’assemblea che decide se ricorrere o meno a questa figura. Le circostanze tipiche in cui viene richiesto un revisore sono: la verifica di un bilancio consuntivo prima dell’approvazione, il controllo della gestione di un nuovo amministratore in caso di sospetti sul predecessore, o situazioni straordinarie come grandi lavori di ristrutturazione con spese rilevanti.
Per deliberare la nomina, si seguono le stesse regole previste per l’amministratore. In prima convocazione serve la maggioranza dei presenti che rappresenti almeno 500 millesimi, mentre in seconda convocazione basta un terzo dei condomini presenti con il raggiungimento della soglia minima dei millesimi complessivi.
Il revisore svolge un controllo campionario sui documenti, analizzando una selezione significativa di fatture e movimenti per esprimere un giudizio sull’affidabilità del rendiconto. Nei casi più complessi, l’assemblea può richiedere una revisione completa. Al termine del lavoro, viene redatta una relazione ufficiale che illustra la metodologia usata e le eventuali irregolarità riscontrate.
Compiti, utilità e costi del revisore condominiale
Il compito del revisore è verificare la correttezza formale della contabilità, senza entrare nel merito delle scelte dell’assemblea. Questo significa che, anche se la ripartizione delle spese fosse discutibile, la valutazione resta nelle mani dei condomini e non del revisore. La sua funzione è quindi quella di un controllo tecnico, volto a certificare che i dati riportati siano veritieri e coerenti con i movimenti effettivi.
Avere un revisore porta diversi vantaggi: maggiore trasparenza nei confronti dei condomini, sicurezza contro errori o abusi, serenità nei rapporti interni e un supporto tecnico all’amministratore stesso, che può gestire in modo più lineare la contabilità. Non a caso, in contesti condominiali numerosi o con spese elevate, la sua presenza viene percepita come una garanzia.
Le spese per il revisore, se nominato dall’assemblea, ricadono su tutti i condomini, anche su chi non era favorevole alla decisione, purché la delibera sia stata approvata secondo le maggioranze previste. In questo caso i costi vengono ripartiti in base ai millesimi di proprietà. Se invece la revisione è richiesta privatamente da un singolo condomino o da un gruppo ristretto, l’onere economico resta a loro carico.
Il costo dell’incarico non è fissato da un tariffario nazionale, ma viene stabilito al momento della nomina, in relazione alle annualità e all’ampiezza delle verifiche richieste. Per evitare contenziosi è consigliabile definire subito i limiti dell’incarico e il compenso, che in genere viene liquidato tramite bonifico bancario dal conto corrente condominiale gestito dall’amministratore. In definitiva, la figura del revisore dei conti condominiale rappresenta uno strumento utile di controllo e prevenzione, capace di rafforzare la fiducia tra i condomini e di favorire una gestione più chiara e ordinata delle risorse comuni.


