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Cna Fita chiede la revisione del divieto di sorpasso per i mezzi pesanti sull’A1

In particolare, CNA Fita Trasporto Merci, attraverso la voce del suo presidente Danilo Oretti, ha invitato le...

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A1 - Foto di repertorio A1 - Foto di repertorio © N. c.
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È entrato in vigore lunedì scorso il divieto di sorpasso per i mezzi pesanti lungo il tratto dell’autostrada A1 compreso tra Incisa-Reggello e Chiusi, in entrambe le direzioni. Una misura introdotta in via sperimentale con l’obiettivo dichiarato di migliorare la sicurezza e la fluidità del traffico, ma che ha suscitato immediate perplessità tra gli operatori del trasporto merci.

In particolare, CNA Fita Trasporto Merci, attraverso la voce del suo presidente Danilo Oretti, ha invitato le istituzioni a ripensare tempestivamente il provvedimento, evitando che venga esteso ad altre tratte autostradali. Secondo l’associazione, infatti, il divieto rischia di produrre l’effetto opposto rispetto a quello auspicato, generando incolonnamenti e rallentamenti che compromettono la sicurezza stradale.

“Contrariamente alle intenzioni – ha dichiarato Oretti – il divieto non aumenta la sicurezza, ma crea situazioni di pericolo favorendo code e manovre improvvise. Il vero nodo critico è l’inadeguatezza delle infrastrutture, non la condotta dei mezzi pesanti”. L’imprenditore mugellano ha inoltre ricordato come il trasporto su gomma rappresenti un settore strategico per l’economia nazionale, movimentando oltre l’85% delle merci in Italia.

CNA Fita sostiene che la sicurezza stradale vada perseguita attraverso investimenti infrastrutturali, manutenzione e adeguamento delle arterie viarie, piuttosto che mediante divieti di natura punitiva. L’associazione chiede quindi un confronto istituzionale per individuare soluzioni strutturali che garantiscano sicurezza e competitività, tutelando al contempo gli autotrasportatori e l’efficienza della rete autostradale nazionale.

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