x
OK!Mugello

Ex Circolo Arci L’Unione sfrattato e dimenticato: scoppia la polemica a Borgo San Lorenzo

Il duro sfogo di Elena Cecchi contro la mancata trasparenza sulla chiusura e le ambiguità legate alla nascita della nuova associazione Arci Macondo...

  • 2357
Circolo Arci Unione Circolo Arci Unione © nc
Font +:
Stampa Commenta

Si riaccende la polemica attorno alla chiusura dell’ex Circolo Arci L’Unione, uno dei luoghi storici della socialità borghigiana, fondato nel 1947 e chiuso lo scorso anno a seguito del mancato rinnovo del contratto da parte della Fondazione Ponterosso, proprietaria dell’immobile di piazza Curtatone e Montanara.

Il circolo, guidato negli ultimi anni da Elena Cecchi, ha dovuto sospendere ogni attività per mancanza di una sede, nonostante una lunga storia fatta di iniziative sociali, ricreative e culturali. Una chiusura che aveva già suscitato numerosi interrogativi, come documentato nei seguenti approfondimenti di OK!Mugello:

🔗 Chiusura Arci Borgo, il Moa interviene
🔗 Chiude definitivamente il Circolo Arci L’Unione
🔗 Quale futuro per l’immobile del Ponterosso?

Una nuova associazione al suo posto

Negli spazi che furono sede del Circolo L’Unione, è recentemente nata l’associazione Arci Macondo, con sede anch’essa in piazza Curtatone e Montanara n. 3. Proprio in questi giorni, il 17 e 18 luglio, si svolgeranno eventi per sostenere economicamente la riapertura del nuovo circolo, nell’ambito del “Mercato del contadino” promosso negli spazi esterni dell'ex sede del Partito Democratico, oggi sede della cooperativa Proforma.

La polemica è deflagrata dopo un post pubblicato sulla pagina Facebook ufficiale del Comune di Borgo San Lorenzo, in cui si faceva riferimento alla presenza di “soci storici” dell’ex Circolo L’Unione coinvolti nella nuova avventura targata Arci Macondo. Un’affermazione che la presidente Elena Cecchi ha smentito con forza, pubblicando un duro sfogo personale sui social, in cui denuncia “bugie, falsità e manovre poco trasparenti”.

Il messaggio della presidente Cecchi: “ORA PARLO IO!”

Nel suo lungo intervento, Cecchi ha dichiarato:

“Non siamo stati contattati. Nessuno degli storici volontari è coinvolto nella nuova gestione. Alcuni di loro, che oggi si fanno vedere, non mettevano più piede al circolo da anni.”

E rincara:

“Quando si trova qualcuno che riesce a gestire con successo per oltre 10 anni un'attività ricreativa, dopo fa gola a tutti riaverla.”

Cecchi contesta la narrazione ufficiale sulla chiusura del circolo:

“Il contratto non è stato rinnovato senza motivazione. Se ci fosse stato un vero dialogo con la proprietà, forse si sarebbe potuta trovare una soluzione. Invece, è calato il silenzio.”

E conclude amaramente:

“Mi vergogno di far parte di queste falsità e ipocrisie. Nonostante io sia borghigiana da generazioni, oggi non mi sento rappresentata da questa gestione della cosa pubblica.”

Un nodo politico e culturale ancora irrisolto

La vicenda evidenzia non solo uno strappo associativo, ma anche un problema più profondo di trasparenza nella gestione degli spazi pubblici e delle relazioni con le realtà storiche del territorio. La chiusura di uno dei circoli più longevi di Borgo San Lorenzo non è stata accompagnata da un confronto aperto, né da comunicazioni ufficiali sufficientemente chiare.

L’assenza di spiegazioni da parte della Fondazione Ponterosso, unita alla rapida riconversione dello spazio a favore di un nuovo soggetto associativo, ha alimentato perplessità e tensioni che oggi riemergono con forza.

In attesa di chiarezza

Chi ha a cuore la storia e l’identità del territorio mugellano non può ignorare la ferita aperta lasciata dalla chiusura dell’Arci L’Unione. Sarebbe auspicabile che le istituzioni, la proprietà dell’immobile e le nuove realtà associative promuovessero un momento pubblico di confronto, chiarendo i passaggi che hanno portato a questa transizione e dando risposte alle tante domande che ancora restano sospese.

Perché la memoria, la partecipazione e il rispetto delle persone che hanno fatto vivere un luogo per 80 anni non si cancellano con un post né con un cartello nuovo sulla porta.

Qui l'intervista MOA realizzata poco prima della chiusura del circolo:
 

 

Lascia un commento
stai rispondendo a