foro boario © nc
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato del Gruppo Consiliare PD borghigiano che precisa ulteriormente la posizione dell'ex Giunta rispetto al progetto della ristrutturazione del Foro Boario e dei lavori finanziati del PNRR. Abbiamo idee e proposte - afferma il Gruppo Consiliare - anche noi e siamo disponibili a metterle in campo per difendere il nostro paese. Abbiate il coraggio di coinvolgere il Consiglio Comunale con i fatti, non solo a parole.
Siamo tutti d’accordo sul fatto che il Foro Boario avesse necessità di essere ristrutturato? Siamo tutti consapevoli che se non avessimo sfruttato l’opportunità del PNRR quell’area sarebbe stata destinata alla chiusura perché degradata? Ce la ricordiamo la struttura Cominciando da questo e dal fatto che crediamo che gli eventi si potessero fare anche senza colonnine elettriche, come del resto si fa il mercato tutti i martedì, e che comunque siamo favorevoli alle eventuali migliorie tecniche proposte, andiamo alla questione spazi e Fiera Agricola. Vi consigliamo di fare una passeggiata e guardare l’area, uno spazio bello e riqualificato in grado di ospitare ogni evento. Il progetto, e ve lo diciamo con cognizione di causa, è stato disegnato, coinvolgendo anche chi svolgeva le manifestazioni in quell’area, chi si occupava di montare le strutture, ed era perfettamente in grado di ospitare sia la Fiera Agricola, che Vivi Lo Sport e non ultimo il Palio.
Studiato appositamente con i disegni dei montaggi delle feste e fiere. Quindi non raccontiamoci storie. Sono state fatte le variazioni ai progetti? Bene. Quali? Con che costi e perché? Che ritardi hanno provocato? E perché il Consiglio Comunale deve venirle a saperlo dalla stampa? Perché non è stata fatta una commissione in merito? Le risorse erano tante, come i soldi di bilancio lasciati per gli investimenti, senza contare i ribassi d’asta, che permettevano di fare migliorie o acquistare attrezzature, come quelle per il bar e per la cucina. Tutte le cose che in pratica non potevano essere finanziate con i fondi PNRR.
La questione, vera, è che i tempi sono lievitati in maniera esponenziale, fuori controllo, e ora si cercano pretesti per dare la colpa, ovviamente, a chi c’era. La cosa più semplice, come sempre, e prendendo la palla al balzo per spostare l’evento, anzi addirittura, manifestando l’idea di rinunciare.
La nostra Fiera Agricola, abbiamo lottato per tenerla, e siamo sempre riusciti a farla: con il Covid, le grandinate, i vari batteri e pesti, rincaro dei materiali, crisi economica ed energetica. Non ci siamo mai fermati, è la nostra storia, è Borgo San Lorenzo, è quello che siamo.
Caro Sindaco non si preoccupi solo di difendere il suo operato e di scaricare le colpe, ma cominci a lavorare per trovare una soluzione.
Abbiamo idee e proposte anche noi e siamo disponibili a metterle in campo per difendere il nostro paese. Abbiate il coraggio di coinvolgere il Consiglio Comunale con i fatti, non solo a parole.
Infine, siamo preoccupati per i lavori del PNRR ed il Sindaco non può far finta di niente. Il Foro Boario è solo una parte dei lavori che non vedono luce.
La piscina doveva essere riaperta secondo il precedente cronoprogramma a fine 2024, diamogli pure dei ritardi, febbraio 2025, ma non a fine 2025 come succederà.
A settembre 2024 dovevano iniziavano i lavori alla palestra delle medie. Li avete visti voi questi lavori? E il Romanelli? Tutto Fermo! E tutto da iniziare.
E a che punto sono i lavori alla scuola di Ronta? E la scuola 0-6 anni a Luco? L'asilo nido di via Curiel? Non parliamo poi di Villa Pecori, dove a nostro avviso non sanno ancora cosa farci.
Domande che non possono rimane senza risposta. Lo si faccia in Consiglio Comunale, mentre si fa tutto quello che è necessario per non perdere la Fiera Agricola a Borgo San Lorenzo
Gruppo Consiglio Comunale Partito Democratico
I Consiglieri
Cristina Becchi
Carlotta Tai
Stefania Ciardi
Niccolò Grifoni



Michele Battistini
Uno splendido attacco all' amministrazione odierna per coprire le carenze della precedente che ha approvato progetti incompleti o inutili per il paese senza valutare l effettiva utilità.