'Becco di Rame'. La tolleranza spiegata ai bambini al Corsini © n.c.
Bambini innamorati dell'oca bruna - Oltre 800 bambini, provenienti dalle scuole dell'infanzia e dalle scuole primarie di Barberino, San Piero, Scarperia e Vaglia, hanno assistito in questi giorni a “ Becco di Rame ”, lo spettacolo tratto dal libro di Alberto Briganti. La storia è quella dell’oca Tolosa che una notte (per difendere l’aia della fattoria di Figline Valdarno dove vive) lottando coraggiosamente con una volpe, perse la parte superiore del becco rischiando di non riuscire più a nutrirsi e quindi di non poter sopravvivere. Ma il dottor Briganti, ebbe un’intuizione geniale e creò una protesi di rame che gli permettesse di continuare a vivere una vita normale nonostante la disabilità acquisita. Quello andato in scena in due repliche è uno spettacolo bellissimo, tenero e commovente; ed i piccoli in sala sono rimasti incantati da pupazzi talmente belli e talmente “vivi” che avrebbero voluto salire sul palco per abbracciarli. il Teatro del buratto dal '75 ha indirizzato la produzione con un'attenzione particolare al Teatro "totale". Tecnica in cui, alle consuete tecniche d'attore (che fanno uso di linguaggi verbali e gestuali) si accompagna una ricerca nel teatro d'animazione (pupazzi, oggetti, forme) secondo le tecniche più diverse (teatro su nero, pupazzo indossato). Così si porta in scena la storia dell’arrivo alla fattoria della piccola oca, dell’incontro con le simpaticissime galline, con la cicogna dall’accento francese (che, oltre a cantare una divertente versione de “la vie en rose”, gli spiega che “Le cose non sono sempre quello che sembrano, per conoscerle davvero, bisogna guardarle bene”). Poi l’incontro con Lino e Maya la coppia di dolcissimi maiali che praticamente lo crescono come un figlio. Infine il dramma, con l’arrivo della volpe (tra l’altro creata dalla scomposizione di un albero veramente d’effetto) con i bambini in sala che urlavano per avvertire il loro beniamino del pericolo, ed il ritorno alla fattoria, dopo il miracoloso intervento del geniale veterinario che gli ha applicato una protesi di rame per permettergli di continuare a vivere. Si vergogna con il suo nuovo becco, deve imparare a mangiare nuovamente, ma tutti gli altri animali sono d’accordo: Quel nuovo bellissimo becco non è un handicap, anzi lo fa somigliare ad un supereroe col becco lucente. C’è tutto in questo straordinario spettacolo: tutti quei sentimenti che servirebbero ai bambini per crescere senza pregiudizi, per crescere incantati da una favola bellissima e da uno spettacolo realizzato in modo impeccabile (si fatica a capire che sulla scena siano pupazzi manovrati sul fondo nero) per crescere “guardando bene le cose” prima di giudicare. Ed è stato un Trionfo di curiosità ed esclamazioni di gioia sul finale con l’arrivo in sala di becco di rame (al quale è stato dedicato pure un carro del carnevale di Aprilia) in braccio al dottor Briganti che tranquillamente si è fatto ammirare e fotografare passeggiando sotto al palco e regalando ai piccoli la prova che quel che avevano appena visto in scena, è accaduto veramente, perché a volte da qualcosa che sul momento risulta terribile, può nascere l’idea di innamorarsi della vita nuovamente. Peccato solo che queste rappresentazioni fossero riservate ai ragazzi delle scuole; perché questo spettacolo avrebbe potuto dare una scossa anche al cuore di qualche adulto.


