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Arriva il via libera dalla Camera: le banche sono obbligate a farlo, cambia tutto sui conti correnti

Il Conto corrente rappresenta, per chi lo possiede, ciò che ha dal punto di vista economico.

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Novità per i conti correnti - okmugello.it Novità per i conti correnti - okmugello.it © N. c.
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Il Conto corrente rappresenta, per chi lo possiede, ciò che ha dal punto di vista economico. Depositato alla posta o in baca, è la nostra fonte vitale.

È vero, anche che, dall’altro lato, ci si pagano anche le tasse sul conto e sui nostri soldi depositati ma, stando a quanto approvato da una proposta di legge, potrebbe diventare un diritto per ogni singolo cittadino. Cerchiamo di capire di cosa si tratta.

Un vero e proprio “diritto di cittadinanza” che chiunque abbia del denaro depositato in banca deve avere. Perché questo obbligo?

Conto corrente: ci sono novità

Quando pensiamo al conto corrente, subito ci salta alla mente il nostro denaro, quello che abbiamo depositato di nostro e che abbiamo guadagnato con il nostro lavoro. Affidarlo a una banca o alla posta è ciò che di più fidato abbiamo e lo si fa proprio attraverso la creazione e l’apertura di un conto corrente. Ma lo si deve per forza avere? A quanto pare sì.

Una proposta di legge, approvata alla Camera dei Deputati, prevede infatti che le banche avranno l'obbligo di stipulare i conti correnti e avranno anche il divieto di recederli in presenza di saldi attivi, salvo casi gravi come riciclaggio e terrorismo. Questa proposta è passata alla Camera ed ora attende di arrivare al Senato, in modo tale da diventare legge quanto prima possibile.

Arriva un’obbligatorietà

Stando ad uno studio, in Italia sono attivi circa 48 milioni di conti correnti, in aumento del 13% rispetto a qualche anno fa. Questo provvedimento di legge ha un proposito preciso, ovvero quello di rispondere alle esigenze dei cittadini che hanno visto chiudere, anche senza motivo, il rapporto di conto corrente dalla propria banca, pur in presenza di saldo attivo.

banca

Secondo la relazione che accompagna il testo di legge, si nota come venga segnalato che la banca, a seguito del recesso del conto, dia al proprio correntista un assegno circolare, che per sua natura presuppone un conto corrente e un rapporto bancario convertito in liquidità.

Così facendo però, il correntista stesso si trova impossibilitato a stipulare un nuovo conto presso altre banche a causa della segnalazione interbancaria. Cosa fare allora? Ed ecco la necessità del provvedimento di legge che vede la banca, qualunque essa sia, obbligata ad aprire un altro conto al cittadino, anche se questi venga da un altro istituto bancario, senza troppi problemi burocratici.

Una svolta storica che va, però, approvata anche dal Senato prima di essere messa ufficialmente in pratica.