Eugenio Giani © facebook
Alla vigilia dell’anniversario dell’alluvione che colpì la Toscana il 2 novembre 2023, il presidente della Regione Eugenio Giani e l’assessora alla protezione civile e difesa del suolo Monia Monni hanno ribadito la necessità di prorogare lo stato di emergenza, la cui scadenza è imminente. La richiesta nasce dall’esigenza di garantire la continuità degli interventi e la rapidità delle procedure a favore dei cittadini e dei territori ancora impegnati nella fase di ricostruzione.
Giani, in qualità di Commissario per l’alluvione, ha sottolineato che lo stato di emergenza consente di attuare procedure semplificate e di accelerare le pratiche di ristoro: a oggi sono state liquidate 1.639 domande di contributo, fino a 5.000 euro ciascuna, cui si aggiungono i ristori già erogati nei mesi successivi all’evento. Il numero delle pratiche liquidate è destinato a raddoppiare entro la fine dell’anno. Parallelamente, sono stati individuati gli interventi finanziabili con i 130 milioni di euro stanziati dal Governo a settembre 2025 per opere di prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico, a fronte di un fabbisogno complessivo superiore al miliardo di euro.
Gli interventi previsti riguardano il rafforzamento degli argini, la sostituzione di ponti per migliorare le luci idrauliche e la sistemazione del reticolo idrico minore, considerato uno dei principali punti critici dell’alluvione del 2023. L’assessora Monni ha evidenziato che il passaggio dallo stato di emergenza a quello di ricostruzione comporterebbe un rallentamento delle procedure, poiché i due regimi operano con strumenti amministrativi differenti. Ha inoltre ricordato che i fondi finora disponibili — 130 milioni nazionali e 67 milioni provenienti dal Fondo di Solidarietà Europea — sono ancora insufficienti rispetto alle necessità reali.
I dati aggiornati mostrano che, nell’ambito dello stato di emergenza, il 97,8% degli interventi di soccorso immediato e oltre il 96% delle opere di somma urgenza risultano già completati, per un valore complessivo superiore ai 120 milioni di euro. Le nuove risorse saranno destinate alle opere di riduzione del rischio residuo, la cui pianificazione è già in corso.
Giani e Monni hanno infine confermato che le interlocuzioni con il Governo proseguono positivamente, con l’obiettivo di ottenere una proroga che permetta di completare i ristori, avviare i nuovi cantieri e garantire la massima sicurezza alle comunità colpite, rafforzando nel contempo la capacità di prevenzione del territorio toscano.


