alice estate fiesolana © Massimiliano Miniati
È stato un vero e proprio trionfo, quello della straordinaria Alice ospite all’Estate Fiesolana con “Eri con me” il concerto dedicato a Franco Battiato che sta collezionando sold out ad ogni replica.
Un trionfo, naturalmente con i pro ed i contro di un fiume di spettatori che si sono riversati all’Anfiteatro Romano di Fiesole dopo aver cercato inutilmente di abbandonare l’auto a meno di qualche chilometro da uno dei siti archeologici più belli del mondo.
Alice era già in scena con l’orchestra Filarmonica Italiana con i solisti aquilani e Carlo Guaitoli alla direzione e al pianoforte che, un’orda di spettatori affannati stava ancora scendendo le gradinate completamente esaurite.
Inizia con il Battiato di “Nicchia” ed una dopo l’altra “Le sacre sinfonie del tempo” “Eri con me” “Lode all’inviolato” poi qualcosa di più conosciuto con “L’addio” il brano che fece da apripista al primo album di Giuni Russo.
Il pubblico si scalda ed applaude anche durante le canzoni, e lei, è come è sempre stata, elegante, misurata, perfetta nell’esecuzione e a guardarla sembra che i 45 anni passati da quel “Vento caldo dell’estate” che ne segnò la rinascita artistica trasformandola da Carla Bissi in Alice, siano passati solo per noi.
“Sui giardini della preesistenza” (solo Battiato poteva usare una parola così in una canzone) “Veleni” “Io chi sono?”, poi arriva il Battiato conosciuto da tutti con “Gli uccelli” “Povera Patria” “Summer on a solitary beach” “i treni di Tozeur” “Prospettiva Nevski” “La stagione dell’amore” “E ti vengo a cercare” e conclude con “La cura” per poi regalare al pubblico in estasi “Per Elisa” al termine di un concerto bellissimo, emozionante che ha offerto al pubblico dell’estate fiesolana una serata in compagnia di una delle artiste più grandi che la nostra musica possa vantare, forse l’unica che negli anni è rimasta fedele a se stessa, pagando in alcuni casi anche la “Troppa ricercatezza” (ha cantato perfino Satie e Faurè) ma rimanendo attaccata al suo stile personale e ad uno dei suoi più grandi amici e collaboratori, quel Franco Battiato che ancora oggi, a distanza di 4 anni dalla sua scomparsa, continua a regalarle la possibilità di una tournèe dai grandissimi numeri (tutti i concerti sono sol-out) in nome di una meravigliosa collaborazione che ha permesso alla musica “Intellettuale” di diventare la musica di “Tutti”,


