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Firenze, 21 ottobre 2025 – L’imposta di soggiorno deve rimanere una risorsa a disposizione dei Comuni e non trasformarsi in uno strumento di prelievo statale. È questo l’appello lanciato da Andrea Marrucci, presidente di Ali Toscana e sindaco di San Gimignano, in risposta alle novità introdotte dalla Manovra 2026, che prevede un aumento dell’imposta e la possibilità di destinare fino al 30% del gettito al bilancio dello Stato.
Secondo Marrucci, tale impostazione rischia di minare l’autonomia finanziaria degli enti locali e di indebolire la loro capacità di sostenere i servizi legati al turismo. L’imposta di soggiorno – ha ricordato – è nata con l’obiettivo di permettere ai Comuni di mantenere e valorizzare il territorio, investendo in mobilità, decoro urbano, sicurezza e tutela del patrimonio culturale. Destinare parte di queste risorse a finalità statali significherebbe snaturare la funzione originaria dello strumento.
Il presidente di Ali Toscana non esclude la possibilità di una revisione dell’imposta, ma ribadisce la necessità di mantenerla ancorata al principio di territorialità. Al contrario, Marrucci propone di renderla un’entrata libera e non vincolata, così da consentire alle amministrazioni di decidere in autonomia come utilizzare le risorse, in base alle esigenze locali e ai costi reali generati dai flussi turistici. “Ogni euro versato dai turisti – ha sottolineato – deve tornare in servizi e qualità dell’accoglienza”.
Il rischio, secondo Marrucci, è che i Comuni diventino semplici esattori per lo Stato, mentre le risorse raccolte vengano sottratte alle politiche di gestione sostenibile del turismo. Inoltre, ha evidenziato, non è accettabile che lo Stato scarichi sulle amministrazioni locali spese di competenza nazionale, come l’assistenza ai minori non accompagnati o agli alunni disabili.
Ali Toscana chiede quindi al Governo di riaprire il confronto con le autonomie locali, per definire una disciplina più equa e trasparente. L’obiettivo, conclude Marrucci, deve essere quello di garantire certezza del gettito, semplicità di gestione e rispetto dell’autonomia comunale, valorizzando l’imposta di soggiorno come strumento a servizio dei territori e delle comunità ospitanti.


